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La Storia secondo Beppe Grillo

Creato il 19 dicembre 2010 da Demopazzia
La Storia secondo Beppe Grillo
Dopo ogni momento della politica italiana che sembra essere cruciale, ma che poi lascia le cose come stanno, Grillo tira fuori sempre lo stesso argomento. Quello che non riusciranno a fare elettori e parlamentari lo farà la crisi economica e la Storia. Sono circa quattro anni che ripete questo ritornello. L’ultima volta pochi giorni fa, dopo il voto di fiducia al governo Berlusconi.
“Nel 2011 la crisi economica spazzerà via questa umanità ridente che si è appropriata dello Stato e dei media. Straccioni sociali che hanno avuto nella politica l'unica via per il successo, per sentirsi importanti, indispensabili, "onorevoli". Io non salvo nessuno e auguro a tutti di ritirarsi per tempo, prima che lo faccia la Storia che è, come si sa, imprevedibile e feroce”
Ma l’ultimo profeta si dimentica sempre di descriverci come ciò dovrebbe accadere e ricorda un po’ quei personaggi stralunati che raccontano di imminenti giudizi universali o i comunisti di qualche anno fa che aspettavano che la rivoluzione arrivasse dal cielo senza preoccuparsi minimante di fare qualcosa in proposito.  Nessuna indicazione su cosa debba fare chi avesse interesse a“spazzar via questa umanità ridente che si è appropriata dello Stato e dei media”. State tranquilli, continuate a leggere il blog. Al resto ci penserà la Storia. Ma quale storia?
Qualcuno la Storia a cui allude Grillo l’ha già vista e la descrive così:
“Siccome un paese che “elimina” la sua classe dirigente perché non rappresenta la volontà popolare, un paese che insorge tutto o quasi contro la sua classe politica, corrotta e incapace di dare riposte, un paese arrabbiato e sfinito a tal punto da cedere completamente ad una logica violenta e autodistruttiva  l’ho già visto; e siccome ho già visto come va a finire, e siccome diversi miei amici non hanno più un padre, siccome ho visto gente cadere come birilli; siccome so qual è il rumore della violenza e le impronte che lascia, siccome ancora ho paura dei fuochi di artificio che mi ricordano le bombe a mano, siccome ho visto bambini come me morire colpiti da chi giocava a fare il rivoluzionario; siccome ho visto cosa sia la violenza, e ho visto il cimitero allargarsi, e ho sentito i pianti di madri, padri, mogli, sorelle, figli; siccome tutto questo l’ho ancora davanti agli occhi ogni santo giorno e ancora mi toglie il fiato, e ancora mi uccide; io non posso, non posso davvero, capire coloro che lanciano sassi e spaccano vetri, incendiano macchine e distruggono e picchiano; non posso capirla io questa loro rivoluzione, non posso capire le bombe carta, i petardi, i fumogeni e i manganelli. No. Non ci riesco”
Io non so cosa intenda Grillo tutte le volte che annuncia la fine della Storia, sono diversi anni che me lo chiedo. Un cataclisma naturale, l’invasione degli alieni, un meteorite, una pandemia? Ogni tanto sarebbe pregato di essere un po’ più preciso nelle sue profezie perché alla fine potrebbe essere scambiato per un testimone di Geova qualunque. Ho notato infine che molti suoi estimatori si limitano a riprendere questi post e a gioire vedendo un furgone della finanza in fiamme. Lo fanno però da casa, da dietro lo schermo di un pc. Lasciando che la “storia” la facciano altri al posto loro. Il solito armiamoci e partite.


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