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La Storia siamo noi

Creato il 16 dicembre 2013 da Nicola_pedrazzi @Nicola_Pedrazzi

      Un mio amico scoiattolo (che ringrazio) mi ha spedito questo video - con un lapis blu ha ricopiato l'url su carta millimetrata, l'ha messo in una busta, e fatto la fila in posta.
[per chi non lo sapesse, chi scrive fa parte di una setta di talebani social-patici antimodernità, una chiusura che chiunque si ostini a frequentarmi è costretto ad accettare, adattando i suoi metodi di condivisione... In buona sostanza, restarmi amico è come innamorarsi di una ragazza di un villaggio Amish]
      Per ripagare gli sforzi del compagno scoiattolo - e dal momento che ho fatto la fatica di ridigitare l'indirizzo web carattere per carattere - voglio davvero condividere questo video con i miei 5 lettori al passo coi tempi, nel caso in cui essi nutrano ancora qualche dubbio circa il risultato combinato di questi tre fattori:
  • una scuola amica
[«No proffe nummenterroghi mo' che sto frascico de sudore der calcetto, vengo domani, jeloggiuro»]
  • l'Alda D'Eusanio dopo pranzo

  • la cultura Sessantottina/Settantasettina che ha distrutto l'istruzione top-down senza sostituirla con nessun altro metodo di apprendimento che non fosse il peer-to-peer della comunicazione (sia essa wirefull o wireless) - un'uguaglianza a ribasso che è alla base del successo sia dell'Alda D'Eusanio che dell'Università di massa dove stiamo tutti divenendo dottoroni ("di sti cazzi", non ce lo mettiamo mai?).

      Eccoli qui, i frutti di un albero piantato tanti anni fa: Ilaria, Matteo e Tizziana, quasi trentenni / non ancora quarantenni che ritengono che Hitler abbia iniziato la sua carriera politica nel 1948, anzi nel 1964, anzi nel 1979. Ilaria addirittura ha pensato (lo so, per pochi secondi, è stata l'emozione...) che Mussolini fosse ancora attivo nel 1964.
      Per fortuna, oggi, per ogni tavolo di ristorante privo di cultura generale ci sono almeno 7 smartphones.
[Oh ma alla fine che differenza c'è tra un pollo e un gallo? Com'è che si accoppiano gli squali? È un pesce, non un mammifero, quindi secondo me fa le uova... Cazzodici, tiene gli scualetti nella pancia... E prima dell'Olanda, l'Italia chi ha buttato fuori? Dai, quell'anno che Totti gli ha fatto er cucchiaio e Toldo parava tutto... ma era un europeo o un mondiale? Boh.. Scusate l'ignoranza ma che vuol dire «eucaristico»? E i musulmani, ci credono al paradiso? Chi l'ha detta quella di squarciare il velo di maya? No, ti giuro, cazzo lo sapevo... ch'avevo fatto pure la tesina della maturità...]
      «Echeppalle, evabbé, chissà quante cose non sai tu.... dai, forza, fai pure la morale, se ti fa piacere...» Mi pare di sentirlo, il commento di Ilaria al mio post amish. Già in TV (minuto 0,56) aveva abbozzato una linea difensiva: «ho beccato proprio le domande....». Eggià, che sfiga, proprio quelle lì, quelle difficili.
      No, nessuna arringa anti-Ilaria, non temete. Solo due considerazioni sulla qualità (si legga: gravità) di queste lacune:
      1) Sbagliare quelle date non significa non avere una nozione, significa ignorare quello che i prof di Storia di una volta, dall'alto delle loro cattedre (che meno male i giovani hanno abbattuto... grazie papà!) avrebbero chiamato «evento spartiacque». Tradotto: puoi benissimo non sapere le date dell'Editto di Nantes, della Pace di Aquisgrana, o del Concilio di Nicea (puoi anche ignorare i contenuti, di quelle date), ma non puoi non sapere che l'elettricità è una conquista del Secolo dei Lumi (stai attenta, Ilaria, al trabocchetto: il '700 non si chiama così per questo), che gli Stati Uniti erano una colonia inglese, che la Terra ci mette un anno per compiere un giro attorno al Sole e che gli uomini di una certa zona del pianeta contano quegli anni a partire dalla nascita di un certo Cristo. Il punto è questo: possiamo anche delegare la maggior parte delle nozioni a memorie esterne alla nostra, ma nel momento in cui rinunciamo anche alle connessioni, allora siamo cerebralmente morti. Si possono benissimo ignorare i dettagli della carriera politica di Hitler, ma se si ritiene che il Fuhrer avrebbe potuto sottoscrivere la Dichiarazione Universale dei Diritti Umani (1948) o acquistare il singolo Twist and Shout (1964) o candidarsi alle prime elezioni europee (1979)... se tutto ciò diviene verosimile è la fine della Memoria - nella sua accezione più alta, che nulla ha a che fare con il sapere, con i voti, con «la storia» intesa come materia scolastica; è la fine della Memoria intesa come cultura diffusa, per certi versi inconscia, che informa un'intera comunità umana dotata di una direzione. Non vorrei esagerare, ma ciò che questo video nega, è l'esistenza stessa di una civiltà europea. Perché Ilaria non ha mai parlato neanche una volta con sua nonna.
      2) Questi coetanei, oltre a essere ignoranti, sono vanitosi. Non vedono l'ora di farsi vedere, di dire la loro. Una volta, nel mondo pre-77, dell'ignoranza ci si vergognava. Oggi no. Più ancora della memoria, manca il pudore. IL PUDORE. Quell'istinto umanissimo (nel senso di «per nulla animale») che fa optare Adamo ed Eva per le foglie di fico.
      Basta, mi è passata la voglia. Prendo la diligenza delle 19,30 e vado fuori coi miei amici Amish.

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