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La strana storia di una lapide

Da Paolo Statuti

Oggi vi racconto brevemente una storia legata alla mia attività di traduttore della poesia polacca. Nel 1973 pubblicai nella “Guida alla moderna letteratura polacca” di Jerzy Pomianowski (Ed. Bulzoni, Roma) la mia versione del celebre poema “Campo de’ Fiori” del premio Nobel Czesław Miłosz. La mia versione piacque moltissimo. Nel 2001, a mia insaputa, esisteva (o fu messa?) una lapide commemorativa in Piazza Campo de’ Fiori a Roma, che riportava la mia versione del poema con il mio nome. Nel 1983 lo slavista Pietro Marchesani pubblicò con Adelphi una raccolta di poesie di Miłosz nella sua traduzione. Tra esse figura ovviamente anche “Campo de’ Fiori”, solo che essa è una semicopia della mia versione. Marchesani l’ha tenuta certamente presente ed essa gli ha fornito una sicura falsariga. In altre parole ha copiato intere frasi, cambiando qua e là alcune parole, ma nota bene senza affatto migliorare il testo italiano, ma al contrario, a mio avviso, appesantendolo. Poi improvvisamente la lapide scomparve dalla piazza romana (non so esattamente quando). Ho saputo che era stata semidistrutta da ignoti vandali, tanto da rendere irriconoscibile il mio nome. Ora, a distanza di anni, il giorno 15.1.2015, verrà messa una nuova lapide con la traduzione di Marchesani. A tale scopo sono stati pagati dei diritti d’autore, suppongo alla casa editrice e/o agli eredi di Pietro Marchesani.  A me dispiace tutta questa storia, che giudico molto strana…e voi che ne dite?

     Paolo Statuti



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