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La strategia della pensione

Creato il 15 luglio 2010 da Pierotieni
La copertina più bella la fa l'Unità e l'editoriale che c'azzecca meglio è, come al solito, quello di Mauro. Poi arriva il Grande Stratega che ci spiega che se la situazione crollasse, si potrebbe pure fare un governo provvisorio con la destra. Basta che alla guida non ci sia Cesare. Insomma, una specie di Governo Dini (Lamberto) rinverdito. Che potrebbe pure starci, se solo fosse a scadenza e rifacesse solo la legge elettorale per evitare di votare di nuovo col porcellum e tornare ancora alla casella di partenza. E invece il Nostro ci dice che questo governo dovrebbe provvedere ad un patto per la crescita, alla legge elettorale e alla sistemazione del federalismo. Minchia! e chiedo venia per l'ineleganza. Quindi vorrebbe dire stare al governo con la destra per molti ma molti mesi per poi andare al voto e dire che la destra è una cosa brutta. E ovviamente fare tutto questo avendo il Cesarone alle caviglie, povera "vittima" dell'ennesimo ribaltone di palazzo, e i Di Pietri, I Fatti e gli Annizeri a svolazzare (giustamente) come avvoltoi sulla testa. Ma in presenza di un governo in cui il malaffare, la corruzione, le infiltrazioni malavitose, fanno sembrare quelli di tangentopoli degli innocui ladri di caramelle; con un governo che scontenta i poliziotti, gli insegnanti, le regioni e i comuni di destra e di sinistra, i terremotati, i lavoratori, gli imprenditori, i disabili, i pensionati, gli studenti; di fronte a un governo che non ha più una mission, che fa aumentare la pressione fiscale, che non fa riforme, che è un crogiuolo di lotte tra bande armate della stessa maggioranza; di fronte a questo inverecondo spettacolo, l'opposizione non dovrebbe solo sincerarsi che lo sprofondamento del vascello e dei pirati sia definitivo e prepararsi a veleggiare per tutt'altri mari? Non basterebbe attuare una semplice strategia della pensione e spedire Cesare una volta per tutte a zompettare felice tra i suoi poderi e i cortigiani? Non è che per caso si ha paura di portare la barca in mare aperto perchè non si sa ancora bene verso quale direzione puntare la prua, chi mettere al timone e a chi far issare le vele? Sì, forse è proprio di questo che ha paura l'opposizione, e allora il discorso del leader Massimo, che non è un fesso, ha una sua logica. Datata, poco coraggiosa, a corto raggio, ma ce l'ha.

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