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La strategia Mercedes

Da Carlo69 @F1Raceit

Londra, 26 gennaio 2013 – Analizzando bene tra le righe quello che sta succedendo alla Mercedes, possiamo delineare due strategie. Una di rafforzamento del team con l’acquisto di Hamilton, il rafforzamento del team di progettisti con l’arrivo di Aldo Costa.

dettaglio mercedes

Ma la Mercedes mentre sta lavorando per equipaggiare il team con tutti i mezzi a disposizione per renderlo competitivo se non nel 2013, sicuramente nel 2014, sta anche lavorando, dietro le quinte, su una exit strategy nel caso in cui le cose non dovessero andare per il verso giusto.

Qui ci rientra quella che e’ l’altra faccia della Formula 1 e cioe’ la divisione di quote azionarie e la spartizione di soldi.

Cominciamo da Niki Lauda. Viene nominato direttore non esecutivo del team, tornando in F1 da manager dopo la non brillante esperienza con la Jaguar. Ne fa le spese Norbert Haug, ritenuto responsabile del fallimento Mercedes degli ultimi tre anni. Ma Niki Lauda entra in Mercedes anche con la possibilita’ di comprarsi significative quote azionarie della Mercedes Grand Prix Ltd. E’ solo una lettera di intenti che sarebbe stata messa sul tavolino per far si che Lauda entri nella proprieta’ del team Mercedes e di fatto permettendo alla Mercedes stessa di uscirne.

Stessa manovra sarebbe stata fatta con Toto Wolff, il quale ha una vecchia tradizione di tentare di acquistare quote societarie di team di Formula 1 nel tentativo di mettere su un team. Il primo tentativo fu fatto tramite la societa’ HWA di acquistare la Toro Rosso per correre con delle “vetture clienti” McLaren, cosa che pero’ non e’ andata in porto.

Poi c’e’ stato il tentativo con la Williams, quando lo stesso Wolff entro’ nel capitale azionario della scuderia di Grove, a seguito della quotazione in borsa della stessa. Ed ora lo stesso Wolff e’ alla Mercedes con in mano una lettera di intenti uguale a quella di Niki Lauda.

La Mercedes sa benissimo che la Formula 1 potrebbe essere un operazione di marketing molto efficace ma allo stesso tempo potrebbe essere un fallimento totale ed ovviamente non vuole dare la percezione che questo avvenga. Avendo collocato parte della sua quota azionaria sia a Lauda che a Wolff, l’altra sarebbe nelle mani di Brawn e Nick Fry, ha fatto in mondo tale che se le cose dovessero andare male, ne uscirebbe in punta di piedi.

 


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