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La Torino dei ciclisti

Creato il 28 maggio 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Nel 2010, sul finire dell’amministrazione Chiamparino, il Comune di Torino ha approvato il Piano Urbano per la Mobilità Sostenibile (PUMS). Questo programma accoglie le indicazioni e le esortazioni sugli spostamenti collettivi presenti nel libro verde e nel libro bianco dell’Unione Europea. Il Piano punta a una piena realizzazione entro i 10, 15 anni.
Nel 2013 la Giunta comunale ha approvato un importante allegato relativo al PUMS: il Piano della Mobilità Ciclabile, anche detto BiciPlan.
Presentato dagli assessori Claudio Lubatti ed Enzo Lavolta, promosso da associazioni ciclistiche, ambientalistiche e per il trasporto sostenibile, tra le quali Bike Pride, Bici e Dintorni, Fiab, il Piano della Mobilità Ciclabile si pone alcuni ambiziosi obiettivi: aumentare gli spostamenti urbani in bicicletta dall’ 8% del 2008 al 15% del 2020; incrementare i chilometri delle piste ciclabili da 170 a 300; sensibilizzare la cittadinanza sull’uso della bicicletta e dei trasporti sostenibili.
A due anni di distanza dall’approvazione del BiciPlan, abbiamo intervistato alcuni cittadini torinesi per verificare che effettivamente ci siano state, in seguito e al PUMS e al BiciPlan, una reale presa di coscienza della cittadinanza circa l’utilizzo di mezzi sostenibili e se si siano verificati degli incrementi nella qualità della vita dei ciclisti.

RETRO: Solitamente come preferisci muoverti per la città?
FEDERICA: Io vengo a lavorare in città in treno. A Porta Susa parcheggio la mia bicicletta e con questa [indica la bicicletta che sta inforcando] mi muovo per la città.
RETRO: Quindi la lasci ogni notte a Porta Susa. Compresi i weekend?
FEDERICA: Esatto.
RETRO: E non te l’hanno mai rubata?
FEDERICA: sì è successo. Eppure mi premuravo di parcheggiarla di fronte alle videocamere di sorveglianza.
RETRO: Quindi sei riuscita a rintracciare i ladri e recuperare la bicicletta rubata!
FEDERICA: No. Da quanto mi hanno detto, le videocamere riprendono solo dalla vita in giù. Per tutelare la privacy. Anche dei ladri. [Conclude con un espressione perplessa].
RETRO: Nel 2013 il Comune ha approvato un piano di sostenibilità per gli spostamenti in bicicletta. Tu, che sei una ciclista seriale, te ne sei accorta?
FEDERICA: A dirla tutta no. A me sembra che, tolta qualche stazione in più del ToBike, sia cambiato ben poco. Andrebbe dato molto più spazio per le biciclette.
RETRO: Grazie mille, Federica!

RETRO: Ciao! Solitamente come ti muovi per la città?
SIMONE: Solo in bici. Sono sempre in bici!
RETRO: Caspita. Sei sempre in bici e mai una caduto?
SIMONE: Sì, sono caduto una volta in Piazza Vittorio. Avevo una bicicletta da corsa e le ruote, troppo fini, si sono incastrate nelle rotaie del tram. Ho preso un bel volo.
RETRO: E non te l’hanno mai rubata?
SIMONE: Sì, una volta sì. Però io ne ho due, quindi me ne sono accorto dopo qualche giorno. La bici la uso per andare ovunque, non posso stare senza. La uso anche per andare a ballare.
RETRO: Pensi che la città dovrebbe implementare le aree ciclabili?
SIMONE: Assolutamente. E’ davvero una necessità forte.
RETRO: Due anni fa il comune ha approvato il BiciPlan per facilitare la vita ai ciclisti e per incentivare i cittadini a spostarsi in bicicletta. Che cosa pensi a riguardo?
SIMONE: Non avevo mai sentito parlare di questo BiciPlan, nemmeno so cos’è.
RETRO: Grazie, Simone. Buona giornata!

RETRO: Ciao, possiamo chiederti come sei solita muoverti per la città? Se in macchina, in bicicletta o con i mezzi pubblici?
GIOVANNA: Uso solo i mezzi. La bicicletta non mi piace molto, la trovo scomoda; i mezzi pubblici invece funzionano bene.
RETRO: Non ti sei mai trovata a piedi o in ritardo per colpa dei mezzi pubblici?
GIOVANNA: No. L’affluenza è ottima e il servizio urbano pubblico è davvero efficiente. Basta organizzarsi.
RETRO: Gentilissima, Giovanna. Buona giornata!

RETRO: Ciao, possiamo farti qualche domanda sulla mobilità urbana? Sei di Torino?
CARLO: No, sono di Roma. A Torino ci studio.
RETRO: E come ti trovi ad usare i mezzi a Torino?
CARLO: A Torino i mezzi funzionano abbastanza bene. Soprattutto rispetto a Roma. Torino come città è collegata molto bene, soprattutto il centro. Ovvio più vai verso le periferie i collegamenti sono meno frequenti. Ma questo è normale in ogni città.
RETRO: Tu di solito come ti sposti: in bici o con i mezzi?
CARLO: Io uso tanto la bicicletta. Poi mi servo anche della metro e qualche pullman.
RETRO: Bicicletta di proprietà o condivisa?
CARLO: Sono iscritto al TObike, servizio di Bike Sharing. Mi trovo benissimo.
RETRO: Rispetto a Roma, è meglio pedalare in Torino?
CARLO: Decisamente, anche se per essere una città bike-friendly come alcune europee c’è molto ancora da fare.
RETRO: Grazie mille, Carlo.

RETRO: Ciao possiamo chiederti di solito come ti muovi per la città?
ANTONINO: Uso moltissimo la bicicletta. Mi servo del servizio di bike sharing, anche se ho incontrato qualche problema che ancora non so come risolvere.
RETRO: Potresti dirci quale?
ANTONINO: I flussi sono regolari. Che cosa vuol dire? Che la mattina, le stazioni posizionate nel centro città sono vuote mentre quelle della periferia piene. Idem nel pomeriggio dopo le 17 perché tutti escono da lavoro o dall’università e si servono delle biciclette nelle stazioni centrali. E’ un problema di flusso, logistico. Non saprei come potrebbe essere risolto.
RETRO: Grazie mille sei stato gentilissimo, Antonino.

RETRO: Ciao possiamo chiederti che mezzo usi più spesso per spostarti in città?
ANNA: Certo. Uso tantissimo la metro. Penso sia uno dei fiori all’occhiello della città.
RETRO: Meglio delle altre metropolitane italiane o europee?
ANNA: Non ho visto tutte le metropolitane d’Europa, quella di Londra ad esempio è molto bella. Però in Italia sicuramente quella torinese è la migliore. Anche la più sicura. Né a Roma né a Milano ci sono le barriere. Poi anche a livello visivo è molto bella, davvero futuristica.
RETRO: Impossibile darti torto, grazie Anna.

RETRO: Ciao, cos’è quell’aggeggio sotto i tuoi piedi?
TOMMASO: E’ un monociclo elettrico.
RETRO: E lo usi spesso per muoverti per la città?
TOMMASO: Io frequento prevalentemente le zone del centro città, quindi mi è davvero utile. Poi camminare non fa per me, sono una persona pigra.
RETRO: E com’è che funziona?
TOMMASO: Funziona ad inclinazione. Piegandosi leggermente in avanti la velocità aumenta. E viceversa. Nelle brevi distanze è molto comodo.
RETRO: Interessantissimo. Fantascientifico, quasi. Grazie mille per il tuo tempo, Tommaso.
TOMMASO: Grazie a voi.

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