La Torre simbolo del Nepal che ha trovato la distruzione nel terremoto del 25 Aprile
Creato il 25 aprile 2015 da Marianocervone
@marianocervone
Mentre l’Italia celebra il suo 25 Aprile, festa
della liberazione dal regime fascista, in Asia si è consumata invece l’ennesima
tragedia. Già scenario di uno tsunami nel 2004 e del violento terremoto in
Giappone del 2011, la terra d’oriente ritorna a tremare, e questa volta lo fa
in Nepal. Inutile dire che è di nuovo un’ecatombe: sono già 1500 i morti
stimati, ed una terra rasa al suolo e ferita nell’orgoglio dei suoi edifici più
antichi, nel luoghi simbolo della sua storia, della sua cultura, della sua
religione.
È stata completamente rasa al suolo la Torre di Dharahara, uno dei luoghi
simbolo di Kathmandu. Nota anche con
il nome di Torre Bhimsen, dal nome
del primo ministro del Nepal che ne ordinò la costruzione nel 1832, Bhimsen Thapa, parte di un complesso
architettonico di due torri, già danneggiato da un maremoto del 1834, con una scala
a spirale di 213 gradini che portavano fino alla cima, questo monumento era
alto sessantadue metri per un totale di nove piani, ed era diventato patrimonio
dell’UNESCO.
La torre era stata edificata per un uso militare,
come torre di guardia. Già nella prima metà dell’Ottocento un violento terremoto
aveva danneggiato la prima torre, che tuttavia sopravvisse, per poi trovare la
sua totale distruzione con forti scosse nel 1934.
La scossa ha violentemente colpito anche Durbar Square, piazza, anch’essa inclusa
nel patrimonio mondiale dell’UNESCO, su cui affacciavano gli antichissimi Templi, danneggiando anche il Palazzo Reale.
Con il terremoto di oggi, che ha avuto una
magnitudo tra i 7.8 e 8.1, la torre è completamente collassata su se stessa, lasciando
soltanto la sua base e il suo ricordo, e con essa il Nepal è stato ferito nella
vita, nella cultura, nella sua storia e nei luoghi sacri.
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