L'ho scoperta qualche anno fa ad una fiera a Cremona, vi era lo stand di una pasticceria lodigiana, che permetteva l'assaggio prima dell'acquisto, manco a dirlo dopo la degustazione ne ho subito acquistata una.
Mi piace molto per il gusto e la consistenza friabile, da allora quando la vedo esposta alle diverse manifestazioni non me la faccio scappare.
In occasione del Abbecedario culinario d'Italia di Aiuolik ho deciso di proporla, la ricetta l'ho recuperata da un libro di Ada Boni, e il risultato è stato buono.
Faccio notare la sobria decorazione a righe, fatte con una forchetta, a piacere si può spolverizzare con zucchero a velo.
Ingredienti
250g di farina
125g di zucchero
125g di burro a pomata
100g di mandorle
1 tuorlo d'uovo
1/2 bacca di vaniglia
1 cucchiaino raso di lievito
un poco di scorza di limone
Macinare o pestare al mortaio le mandorle (io le ho frullate con lo zucchero).
Unire la farina al lievito e setacciarla in una ciotola, aggiungere tutti gli altri ingredienti e mescolare bene.
Il composto risulta piuttosto sabbioso.
Ungere una teglia da 22cm, mettere l'impasto, compattare molto bene schiacciando con le mani e poi con una forchetta fare la decorazione a righe.
Cuocere a 190°C per 30 minuti. Lasciare raffreddare prima di sformare.
Con questa ricetta partecipo all'Abbecedario culinario d'Italia organizzato da Trattoria MuVarA e ospitato, per le ricette lombarde, dal blog di Paola , Voglia di cucina... voglia di sognare