Lo scrittore e conduttore Carlo Lucarelli su RaiTre presenta la seconda puntata del suo nuovo programma in onda il lunedì alle 21.05: “Lucarelli racconta”. Una puntata sulle stragi di mafia a partire da quelle di Capaci e di via D’Amelio in cui morirono i giudici Falcone e Paolo Borsellino. La morte dei due agenti Antonino Agostino e Emanuele Piazza, degli attentati e delle stragi mafiose del ’93 a Roma, Firenze e Milano. Se ne discute ancora per valutarle alla luce di alcune novità investigative e processuali, frutto del lavoro della magistratura e delle forze dell’ordine. Il programma strutturato attraverso un nuovo viaggio fatto di narrazione, ricostruzioni e indagini secondo l’ appassionante stile narrativo del conduttore che guida il percorso conoscitivo dello spettatore nelle zone grigie delle stragi sanguinose e nei misteri degli apparati dei servizi segreti deviati e delle istituzioni.
“La mafia si sposta verso il nord, ma continua a tenere le sue radici nel sud e incide in modo pesante nella società, è una limitazione dello sviluppo economico e industriale, un danno pazzesco. Sradicare la mentalità è difficilissimo perché è un male che non si sa di avere”. Sono le parole introduttive dello scrittore Andrea Camilleri che poi cede il posto alla ricostruzione e all’ipotesi investigativa dei fatti.

Un’organizzazione ramificata ed efficiente che oltre a controllare un ampio serbatoio elettorale, utilizzato per ottenere dai politici locali e nazionali attenzioni e favori, ha progressivamente esteso la propria sfera d’influenza ad altre attività, come appalti e concessioni edilizie, usura, mercato di manodopera, consorzi.
Grazie alla volontà ostinata di un pugno di magistrati, per effetto del contributo di nuovi collaboratori di giustizia, le inchieste sulle stragi di Capaci e di via d’Amelio, sul biennio stragista e sulla trattativa Stato-Mafia sono andate avanti, e pur tra molte difficoltà, a distanza di quasi vent’anni, stanno aprendo qualche varco alla verità.
Magistrati che non si lasciano intimidire e che continuano a fare il loro dovere, consapevoli di ciò che li attende…





