Parla dell’attentato di ieri ad Ankara, poi commenta:
Crescita demografica positiva, consumi in aumento, posizione geografica favorevole e stabilità politica sono i punti a favore della Repubblica turca. Obiettivi, questi, vanificati dal crescente proliferare di gruppi estremisti islamici di destra e sinistra, una vera e propria piaga forse mai combattuta con la durezza necessaria al caso.
Ma quali sarebbero – di preciso – i “gruppi estremisti islamici di destra e sinistra” a cui Pierri fa riferimento? E cosa c’entrano eventualmente questi gruppi con l’attentato di ieri e soprattutto con il processo negoziale con Bruxelles?
E continua:
Ankara resta uno degli alleati storici e fondamentali degli Usa e uno dei partner economici più importanti per gli stati occidentali e in particolare europei, ma da tempo sembra aver imboccato la strada di un’islamizzazione che frena il progredire dei negoziati su una sua maggiore integrazione in chiave continentale.
Eggià, l’islamizzazione! Ma in concreto, cosa vuol dire? E in che modo – e in che senso – questa “islamizzazione” frena il progredire dei negoziati?
Da me sollecitato, si è così espresso su twitter: “intendo che si sta smarrendo lo spirito laico che ha contraddistino il Paese da diversi decenni” Siamo alle solite, insomma!
Consiglio per Michele Pierri: seguire il mio blog, leggere i miei interventi (a cominciare, ad esempio, da quelli sull’Ansa)
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