Una tv per cani. Dalla mattina alla sera video di quattro zampe che scodinzolano, si rincorrono, nuotano o giocano a palla e si annusano tra loro. È la Dog Tv, sperimentata per qualche tempo, e con successo, nella zona di San Diego, e tra poco diffusa su tutti i teleschermi statunitensi tramite le frequenze di Direct Tv.
Ma chi pensa che si tratti di un canale televisivo per “amanti dei cani” s’inganna. Come ha spiegato l’inventore di Dog Tv, i brevi video sono stati tutti pensati proprio per i nostri amici a quattro zampe, per rilassarli e divertirli mentre i rispettivi padroni sono fuori casa. Programmi per cani, almeno per il momento, ma in un prossimo futuro anche per gatti. E chissà se un giorno anche criceti, ragni, rettili e pesci potranno godere degli stessi servigi.
Ma vediamo un po’ di dettagli. L’ideatore è l’israeliano Ron Levi, che viene definito “personalità televisiva” e padrone di un gattino (sic!). È lui stesso a far notare che «i programmi regolari non vanno bene per i cani, sono troppo rumorosi e creano agitazione». Domanda: solo per i cani? «I cani – continua Levi – hanno bisogno di toni delicati, niente scene di rabbia e grida». E se lo dice lui, che ha un gattino…
Proprio di questo gattino, che s’intristiva inesorabilmente quando il padrone usciva per andare al lavoro, sarebbe il merito della nuova trovata. Pensando a lui, Levi, grazie alla collaborazione di alcuni ricercatori della Tuft University di Boston, ha ideato i video e monitorato cosa succedeva poi, in casa, con la tv accesa per ore e ore di fila. Il risultato, almeno a casa sua, è stato un gattino molto più rilassato e contento.
Levi ha assicurato che «il mio lavoro non è finito, ora devo pensare ad un canale specifico per gatti…e a prendermi un cane». Resta da capire quanto tempo ci metterà il nuovo format canino ad approdare in Italia. Verrebbe da dire che, vedendo quanto succede quasi quotidianamente in alcuni talk show italiani, forse una volta tanto il Belpaese ha precorso i tempi. Ma non lo diciamo, stavolta ve lo lasciamo solo pensare e la chiudiamo qui.
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