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La Valigia è Rossa e anch'io sono timida.

Da Wising
La Valigia è Rossa e anch'io sono timida.Care mie, tenetevi forte perchè l'argomento di oggi è hot :)
Oggi parliamo di...
Andiamo con ordine, va.
Ho una collega e amica che da qualche tempo ha anche un'altra attività: vendita a domicilio.
Come i cosmetici, i detersivi e i contenitori da cucina, ma di altro si tratta.
Quando me lo raccontò, restai un momento senza parole, un po' come quando credi di non aver capito bene oppure, e forse è questo il caso, quando ti si affacciano alla mente così tante domande da creare un ingorgo e niente, non riesci a formularne neppure una che abbia un senso.
Sono rimasta lì come una Gina, come direbbe la mia amica Rossella Calabrò, che sulla Gina ha scritto diversi libri parecchio divertenti (50smagliature di Gina, per esempio).
Sto tergiversando.
Oggi parliamo di Sextoys.
Oooh l'ho detto.
Non ve ne parlo io, che ancora navigo nel mio stupo-pudore, ve ne parla direttamente lei, la mia amica, in questa intervista/chiacchierata, mentre ci beviamo il caffè del pomeriggio.
La mia amica è una consulente de La Valigia Rossa, società spagnola che sta avendo grande successo con questo tipo di vendita.
Maggiori informazioni le trovate qui.
Buona lettura :)
Come ti è venuta l’idea di diventare venditrice de La Valigia Rossa?Quando si dice di necessità virtù, ho avuto la necessità di arrotondare e cercare un’altra fonte di reddito e come dice mio padre “il sesso è un po’ come i generi alimentari: se ne ha sempre bisogno”A parte gli scherzi mi ha incuriosito il progetto Valigia Rossa: poter parlare di sesso in modo elegante e aperto; poter incontrare donne diverse con esperienze diverse, potersi divertire e perché no, scoprire nuovi orizzonti all’interno della coppia.Che idea avevi dei sextoys prima di iniziare l’attività e cosa ne pensi adesso?Farò outing: non avevo mai posseduto un vibratore prima, era un mondo che mi incuriosiva ma di cui avevo un po’ timore. Diventare consulente per me ha significato parlarne con mio marito, aprirmi e raccontargli quali fossero le mie necessità, i sex toys sono quindi entrati con molta naturalezza nel nostro menage famigliare.
A chi li consigli?Davvero a chiunque, non importa l’età o le esperienze pregresse. I sex toys ci aiutano a giocare e a comunicare e per me il sesso dovrebbe essere proprio questo: gioco e scambio di esperienze.Sai che capita che dopo la nascita dei figli il lato sentimentale e fisico della coppia vada un po’ a farsi benedire? La stanchezza, gli impegni … ma non solo: capita che le donne vengano viste, dal partner e da sè stesse, con occhio diverso. Non più donne, ma soprattutto mamme. Capisci il dramma? :D Cosa possiamo fare per riaccendere il desiderio?Ovviamente il tema è talmente vasto da non potersi esaurire in poche parole. Per essere viste come donne innanzitutto dobbiamo riappropriarci della nostra femminilità, dobbiamo sentirci donne noi in primis. Quindi concederci un bel vestito, un bel completo intimo, iniziare a flirtare di nuovo, creare un po’ di tensione erotica, banalmente dando al nostro compagno qualche oggetto non immediatamente decifrabile e stuzzicandolo sul fatto che glielo spiegheremo una volta a casa la sera. Passerà tutta la giornata a pensare e il desiderio la sera sarà al massimoE poi non dimentichiamo profumo e incensi ai feromoni…l’effetto sarà esplosivoE poi capita anche che fisicamente non sei più la stessa. Vuoi la gravidanza, vuoi il parto, l’età ma a volte si ha l’impressione di non “funzionare” più benissimo. Hai ricette di eterne giovinezza?E’ inutile negarlo: cambiamo, ma cambiare non vuol dire peggiorare, ci trasformiamo, dobbiamo solo risettarci sul nostro nuovo io. Ricette miracolose non ne ho, però ad esempio, allenare il nostro pavimento pelvico con le palline geisha, ci permette di avere una muscolatura più tonica, elastica e anche di avere orgasmi più intensi.
Come ti dicevo qualcosa cambia dopo il parto. E’ come se ci dovessimo conoscere da capo, un po’ in tutti gli ambiti e quello della sessualità non fa eccezione. Da dove ricominciamo?Bene, quale occasione migliore per conoscersi o riscoprirsi. Purtroppo nella nostra società la masturbazione femminile non è un’opzione, ripartire invece da una conoscenza più intima di noi stesse ci aiuta a comprendere i nostri nuovi bisogni. Il punto d’inizio per me rimane sempre e comunque la parola: dobbiamo abituarci a chiedere e chiederci cosa ci faccia piacere.Spesso vengono suggeriti modelli femminili in cui non tutte ci riconosciamo, magari troppo aggressivi o disinibiti. Esistono toys anche per chi è più pudica o non abituata a “giocare”?Ci sono toys di ogni genere. Nella mia valigia trovano posto giocattoli discreti come paperelle e spugne vibranti, che hanno il pregio di essere discrete e non riconoscibili dai bambini, abbiamo piccoli giochi erotici che sembrano rossetti o mascara, da tenere sempre in borsetta. Ci sono elegantissime manette in satin, abbiamo talco e cioccolato commestibili, candele per massaggio.L’importante è concedere a noi stesse la voglia di sperimentare. Non dobbiamo diventare tutte panterone del ribaltabile e nemmeno pretendere che i nostri compagni siano tutti Christian Grey, però dobbiamo pretendere da noi stesse e dagli altri la libertà di sperimentare.Sai cosa “uccide” molti genitori: la routine. Un bimbo, soprattutto se piccolo, ti obbliga ad avere abitudini e orari e questo alla lunga influisce anche sulla coppia. Ci servono sorprese ;) Tu cosa suggerisci?Sorpresa è la chiave di tutto, stupirsi e stupire. Creare delle piccole routine all’interno della coppia, dei gesti che siano solo vostri, routine che vadano a scardinare le abitudini. Alcuni testi di sessuologia suggeriscono che la routine sia necessaria anche all’interno della coppia e quindi invitano ad avere un “giorno fisso” in cui dedicarci al partner. Personalmente non riesco a programmare nulla, ma ciò che cerco sempre di fare è fuggire la banalizzazione del rapporto, non è facile, ma dopo 12 anni di convivenza vi posso dire che alla lunga, paga.
Se avete curiosità, domande o perplessità, trovate la mia amica Lucia su Facebook:
https://www.facebook.com/lucia.lavaligiarossamilano?fref=ts

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