La paura del passaggio all’età più matura dell’uomo è l’argomento trattato dalla rubrica Fuori Tg di Rai 3. L’ allungamento dell’età della vita, è un tema cupo, triste, deprimente e opprimente? Eppure, c’è una straordinaria ricchezza in quelle che l’ospite Federico Rampini ha definito “le pantere grigie”, ovvero i “giovani pensionati” che, grazie ai progressi della medicina e della qualità della vita, sono entrati nella cosiddetta “età del bis”, in una sorta di seconda età adulta. Una generazione molto larga che va dai 47 ai 65 anni. Hanno fatto il ’68, sono passati da Clinton ad Obama, dai Beatles alle canzonette, dalle proteste giovanili e chi gli ha rubato il futuro ai propri figli. Maurizio Mannoni, giornalista e altro ospite della puntata :” Una generazione che fa da tappo ai nostri figli che è anche in crisi, con gli esodati e i rottamati”.
A che età si è anziani oggi, non prima degli ottantanni o alla pensione?
La vecchiaia si è allungata, non ci sono più anziani in pensione, ma ci sono persone che hanno salute, vitalità, entusiasmo, che costituiscono un esercito invisibile e non utilizzato. In un Paese ad anzianità prolungata come l’Italia, questa è una questione preponderante, un sistema pensionistico pensato per pochi rischia di non poter essere applicato a molti. Paolo Mieli in collegamento :” Il ’68 è stato colorato, fantasioso e con tanta esplosione di gioia, c’è stato anche il sangue ma, la mia generazione ha scoperto la rivoluzione sessuale, abbiamo fatto tutto alla luce del sole, però abbiamo calcolato male il futuro e abbiamo privato i giovani di oggi del loro domani”.
Dobbiamo tornare a pensare, dibattere, studiare e confrontarsi su questa seconda età adulta, bisogna inventare dei nomi nuovi, come quello di “età del bis”. Federico Rampini – “Siamo di fronte alla nascita di una nuova generazione, di una nuova età della vita umana. L’America è giovanilista per eccellenza, tuttavia stanno studiando il fenomeno di questa generazione che sposta avanti la frontiera della vecchiaia, che deve essere trasformata in risorse”.E in Italia? “In sostanza il dibattito della seconda età adulta è stato “fornerizzato”, ovvero guardato dal buco della serratura degli equilibri contabili della finanza previdenziale. In più c’è il pregiudizio che la colpa della disoccupazione giovanile è di chi non si fa da parte, prosegue Rampini – ovvero di questi secondi adulti, che farebbero in qualche modo da tappo. Ma va sottolineato che i paesi dove al contrario si tende ad evitare l’uscita precoce degli anziani sono quelli dove c’è meno disoccupazione giovanile”.
In conclusione, riflettendo su questo nuovo fenomeno, mai verificatosi nella storia umana, si dovrebbe trovare il modo di “sfruttare” la materia grigia delle pantere grigie, che si avvicinano alla fine del lavoro ma hanno ancora tantissima vitalità e creatività, una vera rivoluzione dell’età umana, che dovremmo tradurre positivamente. Il contributo delle pantere grige alla rinascita del paese è importante, l’esperienza potrebbe essere reinvestita nella cultura, nella musica, nel paesaggio. Dalle campagne al progresso hanno lottato per cambiare le cose, grazie a loro siamo diventati cittadini del mondo abbattendo tutti i muri, avevano ideali importanti che hanno prodotto cambiamenti positivi, non possiamo negarlo o dimenticarlo e allora, pensiamo alla riqualificazione di questa nuova fase della vita.
Nuovi parametri, un patto di nuova cittadinanza. Per liberarci dal negativismo dobbiamo imparare a fare una ginnastica mentale, liberarci dai pregiudizi, a partire da quelli legati all’invecchiamento celebrale, visto che i recenti studi dimostrano che l’evoluzione del cervello non si esaurisce nella giovinezza. Al fine di salvaguardare e presidiare gli immensi giacimenti di saggezza che il nostro Paese nasconde.