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La via del rigore è l’unica?

Creato il 11 luglio 2012 da Oblioilblog @oblioilblog

La via del rigore è l’unica?

Da quando si è insidiato, Mario Monti e rigore sono praticamente sinonimi. Il bocconiano ha fatto tutto ciò richiesto dall’Europa tagliando il più possibile e contenendo la spesa. Nonostante questo, lo spread rimane a livelli di guardia, il Pil si contrae e ancora non c’è traccia di ripresa.

Sembra tuttavia esserci un’alternativa alla via dell’austerity promossa dalla Merkel e abbracciata da Monti, Cameron e Rajoy. E, per quanto sorprendente, questa via è quella socialista, incarnata in Francia da François Hollande. L’epidemia rossa si potrebbe spargere in Europa l’anno prossimo con l’elezione di Hannelora Kraft in Germania e, perché no, del centrosinistra in Italia.

La ricetta è quella classica socialista e Hollande ha già messo sul piatto dei carichi da novanta: aumento del salario minimo del 2% e abbassamento dell’età pensionabile a 60 anni. Ha già annunciato un’aliquota monstre sui redditi dei ricchi al 75%, una tassa sui dividendi del 3% e una sulle scorte petrolifere del 4%. In programma anche l’assunzione di 65 mila dipendenti pubblici. Cose da far ringalluzzire l’Internazionale. 

Sostanzialmente Hollande è il contrario di ciò che chiedono il mercato, la nemesi del liberismo. Ma i risultati gli danno ragione: per la prima volta nella storia i rendimenti sui titoli di Stato francesi a tre e sei mesi sono stati negativi, lo spread è inchiodato a 110 punti base, come quando si è insediato, le stime del Pil sono state riviste al rialzo (0,4% nel 2012 e 1,3% nel 2013).

Nonostante lo scetticismo dei soloni d’Oltremanica, i mercati sembrano approvare. E la Francia non ha una situazione economica molto migliore della nostra: il debito pubblico è all’89,3%, il deficit veleggia intorno al 4,5%. Gli analisti dicono che in autunno la tempesta Hollande si abbatterà sui mercati, ma nel frattempo il neoeletto si gode la luna di miele.

 

Fonte: La Stampa


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