Magazine Psicologia

La via Zen

Da Anna

L'espressione filosofica del Buddhismo Zen non ha dunque nulla di un sistema di pensiero costrittivo e rigido, e' la trasmissione di concetti formati da un'esperienza millenaria e sempre nuova allo stesso tempo, quella del risveglio.Qualche formula-forza, qualche parola-chiave polarizzano e ordinano il campo del vissuto. Le parole si rispondono, comunicano, senza alterare la continuita', l'insaziabile fluidita' del reale, che aiutano ad accerchiare. Illuminano l'esistenza quotidiana, presa alla sua radice.
Qui ed ora nozione-chiave; l'importante e' il presente. La maggior parte di noi ha la tendenza a pensare ansiosamente al passato o all'avvenire, invece di essere completamente attenti ai nostri atti, parole e pensieri del momento.Conviene essere completamente presente in ogni gesto: concentrarsi qui ed ora, cosi e' la lezione dello Zen. Del tutto essenziale e' anche la formula "sedersi semplicemente" (shikantaza), "gratuitamente, senza scopo ne' spirito di profitto" (mushotoku).
Il maestro Dogen diceva:"Imparare lo Zen, e' trovarci,
trovarci, e' dimenticarci,
dimenticarci, e' trovare la natura di Buddha,
La nostra natura originale".
Ritorno all'origine. Comprendere noi stessi, conoscerci, trovare il nostro vero se'. E’ l'essenza di tutte le religioni e di tutte le filosofie, la sorgente della saggezza.

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