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La visione prolungata può causare effetti molto collaterali

Da Gabrita
Facciamo un gioco: quali sono i cartoni animati o i programmi che i vostri figli amano guardare e che un giorno ricorderanno con affetto e tenerezza? Io non ho figli, ma ho un nipotino di 3 anni e so che lui adora la Pimpa, Martin Matin, Peppa Pig... Probabilmente da grande, un giorno, ricorderà i disegni semplici, realistici, i colori brillanti e rasserenanti, le storie educative, pensate apposta per loro... E noi? Noi cosa ricordiamo dei nostri appuntamenti televisivi di quando eravamo piccoli e quanto di loro hanno influenzato la nostra crescita? Parliamone...
Io a 5 anni facevo colazione con le avventure di questo gruppetto scarcagnato,che combinava cose irripetibili:
La visione prolungata può causare effetti molto collaterali
...ve lo ricordate? Si chiamavano "Simpatiche canaglie" e mi facevano morire dal ridere...esattamente quello che si può definire un telefilm educativo, no? Quei bambini erano degli assoluti monelli e la voglia di imitare i loro guai era fortissima (a me piaceva un casino quello col papillon, a sinistra e immaginavo di poter sfidare i grandi con la sua parlantina)!
Come se poi questa qui fosse da meno:
La visione prolungata può causare effetti molto collaterali
una bambina al limite dell'assurdo, dotata di forza sovrumana e di totale assenza di regole... (alla bambina di una coppia di amici hanno dovuto spiegare che se ci si butta da una finestra altissima, il rischio peggiore non è cadere su una balla di fieno puzzolente e schiantare dal ridere, ma di non poter più ridere proprio per niente) 
Crescendo, poi -diciamolo- le cose non sono migliorate di molto, anzi, hanno preso un'inaspettata piega tra il disperato e il pruriginoso... Vogliamo procedere a un felice elenco di cartoni animati che ci hanno fatto fremere, sognare, spantecare, fantasticare e che non dimenticheremo -ahimé!- MAI più? Con lei ci siamo trovate a tirarne qualcuno fuori dai cassetti della memoria e ci siamo rese conto che forse gran parte della colpa delle nostre depressioni femminili degli ultimi anni non sono lo stress e la situazione economica o la ceretta e i mariti opossum...no, sono loro: i cartoni animati!!
Partendo dall'Ape Maia (creata proprio nell'anno della mia nascita...che chiul...eh?), passando per le vite tristi e strappalacrime dell'Ape Magà, di Remì, senza dimenticare (e chi se la scorda?) Anna dai capelli rossi, umiliata e maltrattata eppure sempre sorridente (frutto sicuramente di qualche droga sintetica),  fino ad arrivare a tutta la serie delle sfigate per eccellenza: Candy Candy, Georgie, Lady Oscar (una menzione speciale va a quest'ultima, per aver anzitempo sdoganato in un cartone animato l'ambiguità sessuale e averci lasciato anni interi a chiederci se alla fine a lei piacesse la Regina Maria Antonietta o André o tutti e due a fasi alterne)... La mia memoria di ragazzina infarcita di favole e sogni poi si sofferma un minuto sui personaggi e le storie di pura magia, quelle che mi piacevano di più. E fra queste c'è lei, la ragazzina che da bimbetta bruttina e imbranata, con una giravolta e una bacchetta magica si trasformava in una sexy cantante che faceva girare la testa a qualunque ragazzetto in piena tempesta ormonale
La visione prolungata può causare effetti molto collaterali
...ma su, ma chi di voi non ha mai sperato di poter fare la stessa cosa, entrando il sabato pomeriggio dal parrucchiere o dall'estetista?? (secondo me il trucco sono i capelli viola...)
E poi ci lamentiamo se adesso abbiamo la sindrome delle Desperate Housewives, che cercano disperatamente di far quadrare vita personale, vita familiare, lavorativa e una messa in piega che duri qualcosa in più del tratto tra il negozio e la macchina! Tu guarda che esempi avevamo, dico io... Colpa loro, hai ragione, Cri, è solo colpa loro... Perché se la nostra vicina di casa (o vicina di scrivania o di carrello al supermercato o fila alla posta) è una specie di "Spice Girl de' noantri", con gli occhi da cerbiatta, la minigonna ascellare e il tacco 12 con cui va pure al mercato, la scollatura proporzionata al buco nel cervello e l'aria da "i miei migliori amici sono la lacca a tenuta forte e il rimmel viola", con cui non si può fare un discorso-uno che non includa se stessa e la sua infelicità perché non fanno più lo smalto di quel rosso "che mi stava taaanto bene!"...beh, sappiate che in definitiva non è tutta colpa sua...ma della visione reiterata e sconsiderata di questo cartone animato qua
La visione prolungata può causare effetti molto collaterali  Lamù, la donna-bagascia per eccellenza, la cui unica preoccupazione è
 sfidare il suo amato e sfigatissimo Ataru a trovare modi sempre nuovi e originali per toglierle il reggiseno tigrato...volevate che un cartone così non facesse breccia su qualcuna di noi, sfortunate adolescenti degli anni '80? Ha beccato lei, ma il virus poteva propagarsi fino a noi, l'abbiamo scampata bella (forse anche grazie agli strascichi del senso di colpa di Anna dai capelli rossi)...
E cosa vogliamo dire, ai nostri genitori che con tutta la serenità di questo mondo, ci lasciavano ore davanti alla tv, dicendo: "...come sta buona buona, mentre guarda i cartoni animati!"??
... Tranquilla, mamma, è tutto ok. E ricorda che per il mio 12° compleanno voglio una bacchetta magica, i capelli viola e un bikini tigrato.

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