In scena è presente solamente una donna al telefono. L'opera rappresenta una complicata rottura di un rapporto d'amore. La donna, dopo essere stata lasciata, telefona al suo amante (del quale non si sente mai la voce all'altro capo del telefono) che ama ancora. La protagonista tenta anche il suicidio. A causa del basso livello del servizio telefonico di Parigi di quel tempo la conversazione viene interrotta più volte.
Nell'opera, della durata di circa 40 minuti, la suoneria del telefono prevista dal testo di Cocteau viene resa attraverso uno xilofono. L'opera, in forma di monologo, prevede lunghi passaggi di canto senza accompagnamento musicale.
La tragedia lirica, La voix humaine, è stata musicata dal compositore francese Francis Poulenc ed è stata appunto tratta dall' opera teatrale dello scrittore francese Jean Cocteau del 1930. Il monologo fu inoltre interpretato anche da Anna Magnani nel film L'amore, nell'episodio Una voce umana di Roberto Rossellini.
Di seguito un'estratto dell'opera nella versione per canto e pianoforte, interpretata dal mezzosoprano Juliana Vivian Carone e accompagnata dalla pianista Clorinda Perfetto .
La resa di questo monologo dipende dalla bravura dell'interprete che deve riuscire a mantenere sempre alta l'attenzione del pubblico.