Se a qualcuno degli operai o, ancora meglio, delle operaie della Fiat viene voglia di menare le mani, prende un treno, va a Milano 2 e gonfia di botte una delle escort, magari la Sorcinelli, non consideriamolo un terrorista, un criminale, un provocatore ma uno che ha perso la pazienza.
Che dovrebbe fare un lavoratore che si è visto costretto a votare sì ad un referendum che lo costringe, per 1.200 euro al mese, a ridurre le pause di lavoro, a stare alla catena di montaggio di sabato, domenica e notti, a non vedersi retribuite i primi giorni di malattia quando viene a sapere che una squinzia qualunque che non sa fare una mazza, che non produce un fico secco, che non ha nè arte nè parte riceve da Berlusconi, che ha applaudito la scelta manageriale di Marchionne, 115 mila euro in un anno?
Cosa dovrebbe fare sapendo che una puttana (e smettiamola di chiamarle escort) prende, in un anno, quello che lui guadagna in 8 e per di più li prende da un presidente del consiglio (il suo) che ritiene i lavoratori a tempo indeterminato dei privilegiati?
Ringraziare ed abbozzare o gonfiare la faccia a suon di sberle a tutti e due?
Se propende per la seconda opzione dategli torto se ci riuscite.
E non ditemi che sono una che istiga alla violenza, che le parole sono pietre; perchè pure 115.ooo euro all’anno per dare via il culo non sono noccioline, mentre 14.400 euro all’anno per spaccarsi braccia e schiena in fabbrica sono una merda.