Si sono svegliati gli studenti italiani. Certo, è dura tornare a ragionare dopo un’estate a mojito e rhum e pera, però sembra che la partita sia ricominciata, stavolta con regole d’ingaggio diverse. Le immagini degli scontri fra gli studenti e le forze dell’ordine ci rimandano a quelle che girano sul web da giorni, da Atenee Madrid. C’è poca tolleranza e una gran voglia di menare le mani, da parte di tutti. Quello che ci appare tuttavia intollerabile, è vedere ancora l’uso spregiudicato del manganello e degli scudi da parte dei reparti di poliziotti e carabinieri ai quali la sentenza “Diaz” evidentemente non ha insegnato una solenne mazza. Povero lo Stato che per controbattere alle sacrosante ragioni degli studenti, scesi in piazza per dire “no” alla riforma Profumo, adopera lacrimogeni e manganelli, pugni e calci e, se potesse, perfino i morsi. Notizie dal fronte Berluspony. Non passa giorno che Silvio non se ne inventi una nuova. L’ultima è un beau geste: lascia la politica per favorire la riunione dei moderati, come se lui lo fosse mai stato, un moderato. L’idea è quella di rifondare il fronte che parte da Fini e termina con Casini, l’ampia area di ex missini, ex democristiani, ex socialisti craxiani, ex socialdemocratici, ex liberali, ex repubblicani di Giorgio La Malfa che, portatrice del nuovo che avanza potrebbe raccogliere, secondo Silvio, la stragrande maggioranza degli italiani. Però, perché un però c’è, Silvio vuole garanzie precise, poi potrebbe lasciare la guida del centrodestra a Montezemolo o, addirittura, alla Passerasolitaria. Possiamo immaginare quali siano le garanzie che Nano Bifronte chiede: impunità totale, niente processo Ruby, niente legge anticorruzione, Mediaset regina del mercato pubblicitario, evasione fiscale totale, riapertura dei bordelli di lusso, frittata di cipolle, Peroni da 75cc. ghiacciata e rutto libero... il tutto per “far piacere a dio e non per piacer mio”.
La voglia matta di Silvio: “Lascio la politica ma voglio precise garanzie”. Gli studenti in piazza e son botte da orbi.
Creato il 06 ottobre 2012 da Massimoconsorti @massimoconsortiSi sono svegliati gli studenti italiani. Certo, è dura tornare a ragionare dopo un’estate a mojito e rhum e pera, però sembra che la partita sia ricominciata, stavolta con regole d’ingaggio diverse. Le immagini degli scontri fra gli studenti e le forze dell’ordine ci rimandano a quelle che girano sul web da giorni, da Atenee Madrid. C’è poca tolleranza e una gran voglia di menare le mani, da parte di tutti. Quello che ci appare tuttavia intollerabile, è vedere ancora l’uso spregiudicato del manganello e degli scudi da parte dei reparti di poliziotti e carabinieri ai quali la sentenza “Diaz” evidentemente non ha insegnato una solenne mazza. Povero lo Stato che per controbattere alle sacrosante ragioni degli studenti, scesi in piazza per dire “no” alla riforma Profumo, adopera lacrimogeni e manganelli, pugni e calci e, se potesse, perfino i morsi. Notizie dal fronte Berluspony. Non passa giorno che Silvio non se ne inventi una nuova. L’ultima è un beau geste: lascia la politica per favorire la riunione dei moderati, come se lui lo fosse mai stato, un moderato. L’idea è quella di rifondare il fronte che parte da Fini e termina con Casini, l’ampia area di ex missini, ex democristiani, ex socialisti craxiani, ex socialdemocratici, ex liberali, ex repubblicani di Giorgio La Malfa che, portatrice del nuovo che avanza potrebbe raccogliere, secondo Silvio, la stragrande maggioranza degli italiani. Però, perché un però c’è, Silvio vuole garanzie precise, poi potrebbe lasciare la guida del centrodestra a Montezemolo o, addirittura, alla Passerasolitaria. Possiamo immaginare quali siano le garanzie che Nano Bifronte chiede: impunità totale, niente processo Ruby, niente legge anticorruzione, Mediaset regina del mercato pubblicitario, evasione fiscale totale, riapertura dei bordelli di lusso, frittata di cipolle, Peroni da 75cc. ghiacciata e rutto libero... il tutto per “far piacere a dio e non per piacer mio”.
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