Nessuno pensi alla Louisiana
Per una volta non c’entra nulla New Orleans. E neppure il fiume Mississippi. E men che meno il mito del jazz nelle strade cittadine della Louisiana. Qui è Torino. Sotto le Alpi. All’ombra della Mole. Nella città dove la musica per strada ha una sua storia e non passa mai di moda, dove l’on the road è ormai divenuto un mito e si intreccia con l’idea di mestiere. La musica sui ciottoli di pietra e tra le vie grandi dell’ex capitale sabauda è un’atmosfera che cresce e fa parte ormai dell’anima di questa gente. Per l’occasione abbiamo direttamente intervistato due gruppi musicali on the road a Torino: i L.A Woods e Brezza Notturna. Abbiamo conosciuto così – da vicino – la loro esperienza con questa musica lontana dall’austerità dei salotti, dai conservatori e dai concerti di piazza. Una musica raffinata, che lascia intendere la passione e la maestria di chi la suona. Non è affare di tutti! Il Comune di Torino, tuttavia, è già avvezzo a queste occasioni artistiche, organizzando diversi progetti aperti alla musica dalla classica all’underground. Dalla Festa della Musica, che coinvolge numerosi artisti selezionati dall’associazione “Mercanti di note”, al neonato progetto Todays, festival diretto da Gianluca Gozzi, ideatore di Spazio211, alla più composta occasione del Torino Classical Music Festival, che andrà in scena dal 23 al 28 giugno prossimo, e darà spazio a numerosi studenti dei conservatori torinesi. Solo per citare una cifra e far comprendere per bene l’entità del fenomeno, alla Festa della Musica sono state ultimamente inviate adesioni per oltre 900 artisti. Un mondo che anima indubbiamente la città sotto la Mole.
I L.A Woods per le strade sotto la Mole
“La nostra musica, o forse sarebbe più giusto dire il nostro modo di far musica, nasce nell’agosto 2014 e nasce per gioco. Ci siamo incontrati frequentando i locali” ci fa sapere Luigi del duo power-acustico L.A Woods, “Erano delle serate dove diversi musicisti avevano modo di suonare e sperimentare nuove sonorità e nuovi intrecci strumentali”.
Alla domanda su quale sia stata la risposta del pubblico a questo nuovo modo di far musica, Luigi non ha dubbi. Afferma con convinzione: “Il pubblico ci ha apprezzati da subito. Ha capito che avevamo con noi una musica nuova, coinvolgente, che faceva ballare”. Sia Luigi che Anthony, l’altro componente del duo L.A Woods, hanno suonato e suonano tuttora in diversi progetti musicali. Un dettaglio per certo non marginale, che fa piuttosto comprendere bene l’ampiezza di orizzonti di questi musicisti-cantanti, che guardano al mondo come a uno scrigno dal quale può uscire la buona musica. “Siamo slegati da contratti discografici”, aggiunge ancora Luigi, “La nostra scelta è volutamente controcorrente, perché la nostra interpretazione della musica è particolare. È innanzitutto un avvicinamento naturale ai suoni, quei suoni che sono poi la nostra vita, perché è di questo mestiere-passione che viviamo”.
Il vento di Torino e la Brezza Notturna
Brezza Notturna si definisce “un suono, un canto, un vento, una persona che ti accompagna”. E già queste parole lasciano ben intendere la profondità e la direzione intrapresa dal gruppo nei confronti della musica. Anche qui una musica di strada, on the road, in Turin’s streets. “Nasciamo nel 2012, nell’estate di quell’anno bollente” dice Albert Rui, fondatore del gruppo.
Brezza Notturna nelle vie di Torino. Photocredit: Luca Di Lotti
Il progetto di Brezza Notturna viene al mondo come un mestiere. “Penso che far musica solo per mantenersi” aggiunge Rui, “non è una risposta completa. Volevo innanzitutto esprimere i miei desideri e farlo attraverso le note”. L’esperienza è un’occasione che si presenta alla fine del liceo, negli anni delle scelte turbolente, di quando ormai si è uomini e si afferra a piene mani la vita. “Ho scelto di non proseguire all’università. Volevo intraprendere la via dell’arte. Inoltre, poi, avevo una fame di ricerca e di stimoli”. Quando i soldi scarseggiano nel 2012, Albert Rui non ha dubbi. Non vuole fare il cameriere, né lavorare in un cantiere. Sente di aver cantato da sempre, e che sia giunto il momento di dar voce a questo amore profondo per la musica. “Iniziai a suonare nel luglio 2012 in via Garibaldi, all’angolo con via Bellezia”, racconta con un filo di nostalgia il fondatore di Brezza Notturna, “Suonavo la sera, perché volevo che un’aria leggera echeggiasse nelle vie del centro di Torino”. Il pubblico, come per i L.A Woods, ha da subito apprezzato questo nuovo approccio alla musica e questa nuova musicalità. “Per me la strada è un luogo privilegiato d’ascolto”, racconta ancora Albert Rui, “Siamo ormai in un’era dove nessuno più si fermerebbe delle ore ad ascoltarti”.
Sia i La Woods che Brezza Notturna sono estranei agli ambienti accademici. Sono autodidatti e orgogliosi di questo approccio naturale alla musica. Luigi ed Anthony dei L.A Woods nacquero rispettivamente come batterista e cantante, Albert di Brezza Notturna era ed è tuttora un vocalist. Ascoltare questi ragazzi suonare e cantare per strada dilata gli orizzonti ed incanta. Lontani dal conformismo e dalla vita già scritta. Lontani dalle lezioni di scuola al chiuso, dalle grandi orchestre titolate nel mondo, dai manuali che raramente stupiscono. La loro musica è una porta socchiusa e silenziosa verso una nuova era per la musica amata e vissuta.