Hanno torto i lavoratori a “decidere” di non far partire i nuovi scheletrici turni predisposti cominciando dal prossimo Lunedì perché, se costruiti nell’ambito stabilito dalla contrattazione nazionale del settore e messi in esecuzione dall’Azienda, “vanno” rispettati dai lavoratori che sono “dipendenti” del management aziendale che, forti delle proprie scelte, possono imporli anche a forza di precettazioni e/o procedimenti disciplinari nei confronti dei “ribelli”. I Sindacati possono ottenere una sospensione del relativo ordine di servizio, una parziale revisione dei turni ma, alla fine, possono solo arrendersi. Il vero problema è che gli stessi Sindacati avrebbero dovuto avviare una trattativa-lampo per procedere al rinnovo dell’integrativo aziendale lavorando di fantasia affinchè la decurtazione selvaggia degli stipendi fosse almeno mitigata attraverso l’inserimento di nuove voci in busta paga che sostituissero quella specie di salario differito costituito tradizionalmente, in ambito Ast, dalle prestazioni lavorative straordinarie.
Le consistenze voci, alcune addirittura “inventate” che rimpinguano, attraverso la stipulazione di contratti integrativi, le buste paghe degli autoferrotranvieri di centinaia di Società del settore consentono agli operatori delle stesse di percepire paghe dignitose anche con l’effettuazione della semplice “giornata lavorativa contrattuale” cosa che non avviene presso l’Azienda Siciliana Trasporti spa che, fra breve, si troverebbe a detenere il triste primato (visto dalla parte dei lavoratori) di Azienda con il più basso costo-lavoro dell’Italia e dell’intera Europa stante che, in passato, le prestazioni straordinarie (talvolta pure eccessive) sono state barattate con l’assoluta rinuncia a voci integrative.
Non è pensabile, quindi, che le buste dei dipendenti Ast scendano al di sotto dei mille euro nette pro-capite che non assicurerebbero agli stessi e alle rispettive famiglie un’esistenza dignitosa così come recita, del resto, la COSTITUZIONE ITALIANA !
Bisogna, quindi, lavorare di fantasia ed essere decisi e intraprendenti (requisiti che mancano totalmente a quella sorta di “sindacalisti” operanti in Azienda) che, a breve, dovranno munirsi tutti di mutandoni di latta per sfuggire alle ire degli inkazzatissimi colleghi iscritti e non a quelle che più che Sindacato hanno fatto, per decenni, solo “putia”, ovvero “accatta e vinni” trattenendo per se stessi la parte migliore ricavata dai compromessi con l’Azienda.
Allora, “lacrime e sangue” in vista? Macchè….. anzi, tiè…. Afferma il Sidast che cercherà, se i lavoratori dell’Ast decidessero una buona volta di seguirlo sulla buona strada, di trovare soluzioni che, prescindendo dalle solite richieste degli autisti e degli amministrativi in quanto determinate voci in busta, anche se ridicole ed anacronistiche, non sono “aumentabili” a norma di contratto (come del resto ci ricordano i nostri bravi e venduti sindacalisti aziendali, quali quelle riconducibili ad incremento della produttività aziendale che possono lievitare a dismisura come la pasta della pizza….
Ad esempio, l’abolizione totale dello straordinario, in costanza d’integrativo aziendale, dovrebbe far rientrare il 50% delle somme finora erogate rispetto al monte-ore straordinario eroga al personale nel 2002. Previa rinuncia ai 50 cent/euro giornaliere dell’indennità mensa, si dovrebbe chiedere all’Azienda il rilascio di buoni-pasto ogni qualvolta si raggiunga, in servizio, l’ora del pranzo e/o della cena. Ancora si potrebbe ottenere una percentuale sull’eventuale (anzi sicuro, visto gli incassi da traffico attuali) aumento della vendita di biglietti e abbonamenti in vettura. Ancora si potrebbe richiedere una “ora politica” (una sorta di reperibilità da corrispondere a ogni effettuazione di turno che potrebbe eliminare la voce disponibilità così pure la ripartizione fra il personale del possibile decremento delle giornate di malattia, dei permessi sindacali (che tanto non servono a niente….). Si dovrebbe pure consentire al personale viaggiante di erogare multe ai portoghesi (stante che l’Ast è rimasta priva di controllori) e il cui ricavato potrebbe essere amichevolmente diviso a metà fra l’Azienda e il personale viaggiante tutto.
L’insieme di tutte queste voci e di qualche altra che ci dovesse venire in mente potrebbe ben sostituire la voce non reclamabile, ovviamente, costituita dalle prestazioni straordinarie con buona pace di tutti….
Intanto, avanziamo una proposta shock per il prossimo mese: posto che gli stipendi sono stati sempre pagati dall’Azienda e che continueranno ad essere pagati anche in futuro, giorno più o giorno meno, l’Azienda, anche per non incorrere nel reato penale di appropriazione indebita nei confronti dei dipendenti che non hanno ancora ricevuto diversi ratei del “premio di risultato” (soldi dei lavoratori semplicemente “accantonati” e non nella disponibilità dell’Azienda da spendere in altra direzione), potrebbe erogare al personale l’intero ammontare degli arretrati rinviando, eventualmente, di qualche giorno o settimana il pagamento della mensilità di Giugno 2002….
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