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LaN – Lezioni applicate di Nomadismo [.2]

Creato il 11 novembre 2012 da Philomela997 @Philomela997

Una rubrica di Sana Kiurata

Nomadismo: uno stile di vita?

Può essere…

Per uno di quegli strani casi della vita mi sono ritrovata nel giro di dieci giorni senza casa, niente più tana calda in cui rifugiarsi.

Poco male, dopo i primi attimi di perplessità e spaesamento non mi sono persa d’animo e ho iniziato a cercare una possibile soluzione abitativa; risultato? Mi sono involata dalla capitale verso la provincia, mossa che ho scoperto essere sempre più comune tra i miei coetanei, per via dei costi proibitivi delle case.

Che ce volete fa? I tempi cambiano e gli obbiettivi pure.

Negli anni ’70 si partiva per l’India alla ricerca di se stessi, a distanza di quarant’anni si parte per la provincia in cerca di una tana a equo canone.

E sarebbe tutto fantastico se non fosse che la vita non si sposta con te: locali, amici, progetti restano dove sono… ci si ritrova un po’ come se si stesse tenendo il piede in due scarpe.

Ed ecco quindi sorgere deliri di viaggi in treno, ospitalità improbabili un po’ a destra e un po’ a manca e tanti, tanti, tanti bagagli.

Ma anche dai cambiamenti più sconvolgenti si può imparare qualcosa di buono, o almeno questo ho ricavato dal mio ultimo anno (e dal settimo trasloco della vita), e se ho iniziato a non farmi più spaventare dai “E ora… qualcosa di completamente diverso!” applicando il consiglio di un amico – reset: un approccio informatico alla vita – ho deciso di impegnare parte dei miei viaggi in treno per raccogliere i consigli nati dall’esperienza su come vivere più comodamente il nomadismo obbligato del ventunesimo secolo, tentando di sorvolare sulla parte dei pipponi mentali, che tanto quelli siamo buoni tutti a farceli senza bisogno di aiuti.

Per cui zaino in spalla miei cari e… buona sorte a tutti!

***

Eccoci alla seconda puntata di questa strampalata serie di consigli sul nomadismo.

Stavolta vorrei parlare del contenuto dell’amico zaino…almeno quello che secondo me risulta utile.

Sottolineo che si tratta di consigli sul nomadismo a corto raggio o semi-nomadismo cioè quel girovagare che prevede soste di due-tre giorni nella stessa casa, nutriti e con a disposizione comodità tipo la doccia, i piatti, il sapone, etc. =P

Magari poi potrò anche parlare di nomadismo ad ampio raggio (si, ho fatto pure quello) ma lo lascerei per qualche lezione successiva.

Allora, torniamo al nostro caro zaino, che quando lo si riempie è sempre una tragedia, perché almeno a me sorgono sempre dei dubbi monumentali nel rispondere alla domanda “ma cosa ci devo mettere dentro?”  ed ecco che accade il disastro….quella infame vocina dentro di me che non fa altro che ripetermi “e questo? Ma certo, è utilissimo, come pensavi di vivere senza??” e finisce che si riempie una intera borsa di roba che poi non si usa.

Mi ci sono voluti anni di addestramento e un’infinità di viaggi con zaini orribilmente pesanti per riuscire ad affinare la tecnica zen che mi permette di tenere a bada l’infame vocina con un secco “ma che stai a di’? che me ne faccio di diciassette magliette e di quell’unico paio di scarpe eleganti che ho che me le so messe tre volte negli ultimi cinque anni e sto partendo per tre giorni?”

Ecco, quando si vive un forzato nomadismo la parola d’ordine è SEMPLIFICARE, ridurre ai minimi termini.

No, non ti servono quelle dodici magliette di ricambio e nemmeno quindici paia di pantaloni.

La mia scorta base per un’escursione nella capitale prevede:

  • una maglietta per dormire (maniche corte/lunghe a seconda della stagione)
  • pantaloni della tuta (io sono una pesaculo da competizione e se devo pigreggiare per casa bevendo il caffè mi piace farlo stando comoda; inoltre, sono sfruttabili in caso di freddo infame durante la notte)
  • 1 maglietta a maniche lunghe neutra (tre quarti del mio guardaroba è NERO, per cui la base per ogni declinazione di vestiario per quanto mi riguarda è composta da maglietta+ pantacollant rigorosamente neri)
  • maglietta+gonna/canottiera+gonna /vestitino da mettere per uscire sopra la base neutra
  • 2 paia di scaldamuscoli (tengono caldo e sono carini, in caso di pioggia sono facilmente sostituibili e si asciugano in un amen)
  • 1 paio di mutande/calzini al giorno + 1 (se ci entrano anche 2); può sempre capitare di allungare la sosta  e se si possono rimettere gli stessi pantaloni per 3 giorni la stessa cosa fatta con le mutande è quanto mai schifosa =P

Tutto questo supportato da un trucchetto:  quando si prepara uno zaino bisogna SEMPRE tenere conto delle cose che si stanno indossando.

A me piace viaggiare comoda per cui la mia tenuta da viaggio assomiglia molto più a quella di Indiana Jones che a quella di una hostess Alitalia.

La declinazione di base è: maglietta a maniche lunghe + maglietta/canottiera sopra + pantaloni comodi tipo mimetica con tante tasche + felpa/e + sciarpetta + cappuccio

Per quanto riguarda le scarpe sono monotematica: indosso sempre e solo anfibi che sono comodi, impermeabili e vanno bene su tutto. (e si, li porto con qualsiasi clima =P)

L’aggiunta per l’estate o per i luoghi in cui saremo sprovvisti di tale, comodissimo accessorio sono le infradito (sottilissime e un buchetto per ficcarle nello zaino lo si può sempre trovare).

Per quanto riguarda gli accessori non di vestiario:

Beautycase contente il minimo indispensabile: spazzolino, deodorante, trucchi, qualche boccetta di quelle mini degli hotel con shampoo e balsamo, spazzola, elastici per capelli, profumo, boccettina/bustina contente bicarbonato di sodio. (che può essere un utile sostitutivo di: scrub, bagnoschiuma, dentifricio, struccante, sapone).

1 libro : io adoro leggere e per me è impensabile non avere a disposizione un libro, e poi in treno bisogna pur passare il tempo in qualche modo…

1 quadernetto per appunti: me lo porto dietro ma non lo uso quasi mai…però l’idea di averlo lì mi conforta…non si sa mai quando verrò presa da un impeto creativo!

Il portatile: fondamentale strumento di connessione con il mondo, nonché contenitore di tutta la mia vita.

Caricabatterie del portatile: mi è successo una volta di dimenticarlo e per i 4 giorni che sono stata senza ho seriamente meditato il suicidio. =P (la vocina dentro di me mi sta canzonando in maniera insistente urlandomi: nerd!nerd!nerd!nerd!)

Cuffie wireless: utili se voglio ascoltare musica/guardare un film in treno e anche per non rompere le palle ai miei ospiti…le mie hanno anche il microfono, questo mi permette di fare telefonate/teleconferenze dal portatile in qualsiasi parte del globo io sia.

Caricabatterie del cellulare: essendo io una (felice?) posseditrice di uno quei piccoli strumenti del demonio che sono gli smartphone (che, chiunque ne possegga uno lo sa, prosciugano la batteria come se non ci fosse un domani) devo fare estrema attenzione a non scordare mai questo piccolo ma vitale accessorio, pena non poter comunicare col mondo.

Ero indecisa se parlare o meno della disposizione di tali robe nello zaino (che richiede attentissima mente e grande addestramento perché ogni cosa ha il suo posto in un ordine ben preciso e ponderato!)ma siamo vicini alla mia stazione e devo, appunto, risistemare il tutto nello zaino…per cui alla prossima cari nomadini miei! =)


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