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Lars e una ragazza tutta sua: come sboccia un cuore sincero

Creato il 28 luglio 2014 da Nicola933
di Valentina De Brasi Lars e una ragazza tutta sua: come sboccia un cuore sincero - 28 luglio 2014

Lars e una ragazza tutta sua (Lars and the real girl)

Genere: Commedia
Regia: Craig Gillespie
Cast: Ryan Gosling, Emily Mortimer, Paul Schneider, Patricia Clarckson, Kelli Garner

2007
103 min

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Di Valentina De Brasi. Guardando Lars e una ragazza tutta sua il sorriso sulle labbra è d’obbligo. Non si può fare altrimenti mentre si osserva la stramba, bizzarra storia del timido e gentile Lars (Ryan Gosling) e della sua fidanzata, Bianca, una bella e caritatevole… bambola gonfiabile.

Sì, perchè è lei che Lars presenta a suo fratello Gus (Paul Schneider) e sua cognata Karin (Emily Mortimer), lei che il giovane decide di introdurre nella vita delle persone della piccola cittadina del Wisconsin in cui vive.

E, dopo lo stupore iniziale e l’evidente preoccupazione dei suoi cari, che immediatamente si rivolgono al consiglio della Dott.ssa Dagmar (Patricia Clarckson), tutta la città accetta Bianca, rendendola partecipe degli avvenimenti che accadano e trattandola come un vero essere umano. Tutto per amore di Lars.

Questo giovanotto impacciato e bonaccione, insicuro, convinto che gli abbracci facciano male come il fuoco. Questo giovanotto a cui nessuno non può che voler bene.

Così, mentre si sorride per il surreale racconto che il regista australiano Craig Gillespie ci presenta, ci si commuove anche. Lars, infatti, non vede  Bianca come un giocattolo sexy, nè  come un soprammobile privo di emozioni: per lui la bambola-fidanzata è una compagna di avventura, qualcuno con cui confidarsi, qualcuno ad aspettarlo quando torna da lavoro.

E’ emozionante osservare Bianca come la osserva Lars, comprendere

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che lui la ama, questa bambola, così com’è, proprio perchè vorrebbe essere amato per lo stesso motivo; comprendere che questo suo desiderio è  talmente nascosto da diventare cristallino. Chiaro a tutti meno che a lui stesso.

E’ emozionante realizzare che Bianca, pur non avevendo un cuore vivo, riesca a far breccia in quello di ogni persona, andando a messa o in ospedale o dalla parrucchiera con le amiche.

Bianca diventa l’emblema di un cambiamento, non fisico, non visivo, ma completamente emotivo. E, dunque, la maturazione di Lars diviene la nostra maturazione e quella di tutti i cittadini perchè, sperimentando le sue paure inespresse e le sue insicurezze evidenti, ogni spettatore permette ad una parte del proprio cuore di schiudersi con più naturalezza, senza riserve. Sinceramente.

Questo film leggero e allo stesso tempo toccante non può che scuotere l’animo di chi lo guarda, divenendo portatore di un messaggio forse considerato banale, eppure spesso lasciato cadere in secondo piano: siamo noi a scrivere il nostro futuro, siamo noi a tracciare la strada da percorrere. Siamo noi – e solo noi – a decidere chi siamo.

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E’ tutta opera di Lars. E’ lui stesso che conduce il gioco. Lui l’ha trovata priva di conoscenza e lui ha deciso che sta per morire.“: sono queste le parole che la Dott.ssa Dagmar usa nell’informare Gus e Karin che Bianca sta morendo. Perchè Lars ha deciso così. Perchè Lars, forse inconsciamente, vuole iniziare a guardare oltre.

Sorridiamo guardando Lars e una ragazza tutta sua; sorridiamo non solo per gli avvenimenti che scorrono sullo schermo, ma perchè, alla fine, siamo tutti un po’ Lars.

E anche se non potremmo mai ammetterlo pubblicamente, mentre iniziano i titoli di coda… Noi lo sappiamo.

★★★★


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