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"lavoce.info" demolisce il decreto "lavoro" del governo Letta

Creato il 26 giugno 2013 da Tafanus

Letta-quirinaleDl lavoro, Boeri: ''Enorme spreco di denaro, poche assunzioni''

"...Quando ci sono pochi fondi spesi molto rapidamente, si buttano via soldi senza incentivare nuove assunzioni". E ancora: "Si è puntato sul contratto di apprendistato che non funziona. Bisognava creare un nuovo percorso con un contratto a tutele progressive..."

Il "Decreto del Fare"

Qualche aspetto positivo, molte misure modeste in questo primo provvedimento a largo raggio del Governo Letta. Più che un decreto “del fare” sembra un classico milleproroghe. Con una trovata di marketing: si enfatizzano separatamente i piccoli aspetti positivi ed eventualmente si concentreranno quelli negativi in una botta sola, come un solo grosso costo. Alcune valutazioni divise per materia

 

Università (di Daniele Checchi) - Niente di rilevante sull’ università. Si sblocca un pezzo delle assunzioni, senza che sia chiaro se gravando sui bilanci autonomi degli atenei o con risorse aggiuntive (in questo secondo caso bisognerà vedere come saranno distribuite tra gli atenei).
Le risorse per le borse di mobilità intraregionale sono poca cosa: immaginando una cifra di almeno 5 mila euro per studente (sempre che sia possibile sopravvivere in una regione diversa da quella della proprioa famiglia con 500 al mese) arriviamo a 1000 borse all’anno, 50 borse per regione. Forse sarebbe stato meglio costruire un pensionato presso una buona università.

Tariffe energetiche (di Carlo Scarpa) - Commentare il tentativo del Governo di abbassare le bollette dell’energia pone gli stessi rischi che corre chi voglia fare una fotografia a una Formula 1 in piena gara. I cambiamenti sono così repentini e drastici che è facile dare un’immagine imprecisa. La versione che era entrata in Consiglio dei Ministri pare fosse stata profondamente modificata all’inizio, ma ora pare sia sostanzialmente tornata “di moda”.

Il grosso della manovra compresa dall’art. 5 del decreto riguarda l’abbattimento di una delle voci (la cosiddetta A2) della tariffa che oggi va a coprire i costi per lo smantellamento delle centrali nucleari. Trattandosi di denaro che in sostanza ora va nelle tasse dell’erario, si tratta di coprire questa minore entrata e lo stesso articolo prevede un allargamento della platea dei soggetti che oggi pagano la cosiddetta Robin tax, introdotta dal ministro Tremonti e che già avevo avuto modo di criticare.

Quale è il problema? Che le imprese che pagheranno questo onere hanno modo di ribaltarlo sui consumatori. E probabilmente lo hanno già fatto centinaia di volte, come ci dice l’Autorità per l’energia, la quale però non ha modo di bloccare la cosa: dimostrare che un certo aumento dei prezzi è legato a questa imposta e non ad altro è sostanzialmente impossibile. Quindi, le imprese che pagheranno questa imposta spesso riusciranno a ribaltarla sui consumatori finali, così che i consumatori pagheranno meno per la componente A2, ma pagheranno di più di margine sulla materia prima. Il timore che il provvedimento si rivelerà poco efficace è fortissimo.

Può sembrare paradossale che proprio adesso il Ministro Zanonato annunci un allentamento dei controlli circa la traslazione di questi aumenti sui prezzi, che è vietata dalla legge e soggetta a controlli e sanzioni (teoriche) da parte dell’Autorità per l’energia. E invece secondo me la posizione del Ministro è del tutto ragionevole. Inutile insistere in controlli del tutto inutili e solo di facciata.

Ma resta vero che i casi sono due. O le imprese riescono a rivalersi sui consumatori, e allora il provvedimento è inefficace. Oppure i consumatori ci guadagnano, ma le imprese vedono aumentare ulteriormente la pressione fiscale.  È questo il “fare”?

(Fonte: lavoce.info)

Scaricate qui il DDL integrale, che con tecnica comunicativa prettamente berlusconiana è stato chiamato "Devreto del Fare" (ricordate il berlusconiano "Governo del Fare")??? Ebbene, il ddl Letta è ancora peggio. Non si può spacciare per "80 provvedimenti per la crescita e l'occupazione" un sacchetto di aria fritta" di questa portata. Le parole sono altisinanti, i contenuti vicini allo zero. Lo avevamo previsto, dividendo lo ZERO RISORSE per ottanta. Il documento è inferiore alle più pessimistiche aspettative. Non si fanno le nozze coi fichi secchi.

Questo governo del fare faccia una sola cosa, che è quella che gli chiediamo da quando è nato: abroghi il porcellum, e poi succeda ciò che deve succedere. Questo paese non può reggere ad altri 18 mesi di gallegiamento e di veti incrociati

Tafanus

 


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