Se i social network in azienda potenziano la produttività, altrettanto non si può dire di email e smartphone: secondo un sondaggio condotto nell’ambito del Work Monitor Randstad, infatti, i lavoratori italiani si dicono stressati a causa di questi nuovi ausili della tecnologia, nati per agevolare la comunicazione e il carico di lavoro ma, a quanto pare, anche un’arma a doppio taglio e una risorsa in più per i datori di lavoro che pretendono totale reperibilità dai loro dipendenti.
Ben un lavoratore su tre, infatti, è fortemente convinto che sia le email sia i più sofisticati smartphone riducano la produttività e aumentino lo stress, conseguenza di un dato di fatto alquanto preoccupante: stando ai dati Randstad, infatti, il 39% dei datori di lavoro pretende di poter raggiungere i dipendenti durante tutto l’arco della giornata, innestando nei collaboratori quello che viene chiamato “tecno-stress”.
Il 75% dei lavoratori italiani ha la possibilità di accedere alla rete in modo pressoché illimitato dal proprio smartphone, spesso concesso dall’azienda, tuttavia quello che potrebbe essere un vantaggio per conquistare maggiore flessibilità si trasforma in una pericolosa causa di stress e calo della concentrazione, come afferma il 31% degli intervistati interpellati dal Work Monitor Randstad, che ha monitorato l’andamento del mercato del lavoro in 29 nazioni nel primo trimestre 2012, focalizzando l’attenzione sull’utilizzo dei dispositivi tecnologici dedicati alla comunicazione in ambito professionale.
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Fonte: ManagerOnline