I miei amici mi considerano fortunata dato che la Pasqua la festeggio non una, ma ben due volte. Può accadere che la Pasqua cattolica coincida con quella ortodossa ma non è la regola. La maggior parte delle volte cadono in giorni diversi, parecchio ravvicinati oppure parecchio distanziati. E così quest'anno appena finito di festeggiare la Pasqua cattolica mi preparo a festeggiare quella ortodossa. Devo confessare che la mia Pasqua “preferita” è quella ortodossa, sia perchè è quella della memoria che ormai fa parte del mio dna, sia perchè la festività è talmente sentita in tutto il paese che credenti o no, tutti partecipano ai suoi innumerevoli e svariati da regione in regione riti.
La settimana della Pasqua comincia con il Sabato di Lazzaro, il Sabato prima della Domenica delle Palme che è una delle più importanti feste dell'Ortodossia dato che simboleggia sia la morte che la vita. E' l'ultimo e più grande miracolo di Gesù, che ha resuscitato Lazzaro, morto da quattro giorni.Sono molte le usanze, che variano da località a località per quel giorno, la maggior parte ormai perse nel tempo.Una di quelle che sopravvive, sono questi panetti, che altro non è che pane all'uvetta e si impastano la mattina del Sabato di Lazzaro, uno per ogni membro della famiglia. “Lazzaro non impasti, di pane non ti sazi” secondo il detto popolare e io ubbidisco! …. si sa mai che sia vero.....Ingredienti:
- 200 gr. di farina manitoba
- 200 gr. di farina 0
- 1 bustina (10 gr di lievito secco)
- un pizzico di sale
- 150 ml di latte
- 60 gr. di zucchero
- 60 gr. di uva sultanina
- 1 cucchiaino di cannella in polvere
- chiodi di garofano
Se si vuole un prodotto vegan, sostituire il latte con acqua e due cucchiai di olio evo.