Magazine Diario personale

Lazzariamoci!

Da Doppiogeffer @DoppioGeffer

Vedete? Vedete come l'italiano non rende determinati concetti che, in siciliano, presentano sfumature poetiche e/o storiche letterarie?"Lazzariamoci" forse non si trova nemmeno nello Zingarelli."Lazzariamuni", invece, lo si può trovare e sentire ovunque ci sia un siciliano. Con qualche piccola modifica, ma sempre così; lazzariamuni.E cosa mai vorrà dire questo strano termine che trae radice dal malato più famoso del mondo?Proprio questo; essere come Lazzaro.Ferito, ammalato, moribondo....qualsiasi cosa abbia a che fare con una condizione fisica non perfetta viene racchiusa all'interno del verbo lazzariare.
[accade spesso che esso venga utilizzato nel caso in cui si voglia far intendere che ci si sta "annoiando" o procurando danni fisici per tedio
(es: mi staiu lazzariannu tuttu = mi taglierei le vene dalla noia) , ma non c'entra con il discorso di oggi.]
Però, oggi non siam certo qui per parlare del siciliano nè di Lazzaro e Lazzaretti.
Oddio, di lazzaretti forse sì poiché, di questi giorni, son tutti moribondi.
Chi con raffreddore, chi con raucedine, chi con gastroenteriti, chi con tosse, chi con "frevi n'dall' ossa" stile Battiato....un potpourri di ammalati.
Che non fan altro se non lagnarsi sui social network.
Una apre l'homepage di Facebook? Almeno trenta stati pieni di
"miihh,proprio oggi doveva venirmi?"
"malata io -faccino triste-"
"coff coff, maledetto raffreddore/influenza"
etc etc.
Ma va beh, una pensa, infondo i social network nascono per condividere tutto nel bene e nel male finchè morte non ci separi....però...però non puoi scrivere ogni ora il tuo bollettino medico!
"uffa, son due ore che la febbre non va sotto i 39°!"
"mamma mia, ho vomitato 15 volte...."
"ho starnutito 40 volte dalla narice sinistra e 30 dalla destra...sarà che mi sta per cadere il naso?"
Che poi questa specie di diario del malato non si ferma certo qui. Eh, no, ci son quelli che commentano.
Mezzi ipocondriaci e mezzi curiosoni pronti a intasare lo status del moribondo e, per proprietà transitiva, la vostra homepage (non so se l'avete notato, ma se un vostro amico commenta più volte uno status vi appare sull' homepage al primo posto).
Un tripudio di "ma povera/o", "che sfiga,guarisci", "tesoro mio riguardati" e
"menchia 'mbare, macari tu?" (minchia amico mio carissimo, anche tu?)
così, da ammalato che fa sapere di esser in tale condizione, l'untore 2.0 diventa l'amicone preoccupato per la salute altrui, domandando a chi ha scritto quanto prima citato cosa abbia/abbia avuto e quanto sia durata l'eventuale degenza.
Mentre tu sei lì, con il  termometro nella mano sinistra e con qualcosa di ferro nella mano destra (così, giusto per scaramanzia).
Eppure, ad esser sincera, quando son io l'ammalata moribonda, non riesco a stare di fronte allo schermo del pc per più di cinque minuti.
Mi bruciano gli occhi, mi gira la testa, mi duole la schiena....no, quando sto male voglio solo il mio letto, la mia copertona morbida (stile Linus) e dormire.
Dormire talmente tanto da poter fregare il lavoro alla Bella Addormentata, farmi venire le piaghe da decubito a furia di crogiolarmi nel mio letto.
Insomma, godermi quell'ozio forzato così come quand'ero bambina.
Ehh, le febbri infantili... quelle mamme che entravano nel pallone appena la nostra temperatura superava i 37 gradi perchè preoccupatissime dei giorni a venire (sia per noi che per i loro impegni), quei bei pigiamoni pesanti con le calze di lana anche sotto le coperte, le spremute d'arancia a iosa fino a quando non passava l'influenza e partiva la cistite, la vestaglia sul letto da mettere ancor prima dell'aver poggiato i piedi a terra perchè "basta un colpo d'aria e la febbre risale", la sciarpa o lo scialle sempre addosso per proteggere la gola, tutti i programmi più insulsi da dover guardare in attesa dei cartoni animati dell'ora di pranzo...una pacchia.
Vi dirò di più; per me la pacchia era completa quando c'era anche qualcosa da leggere. E mio padre, lo devo ammettere, non mi faceva mai mancare i Topolini, gli Almanacchi, i PaperIncas e compagnia bella (tra cui le medicine più amare, le caramelle per la gola e le Zigulì alla fragola da mangiare post sciroppo schifoso).
Così, a che io ricordi, appena finivano i cartoons della mattina e non trovavo un film o telefilm carino (secondo i miei gusti da bambina), aprivo il primo giornaletto capitatomi e, dopo due storie....puff, addormentata a sonno pieno tant'è che mia madre doveva contorcersi sul letto per potermi alzare il braccio, infilare il termometro sotto l'ascella e misurare così la temperatura.
Mi addormentavo alle 10 e mi svegliano alle 14, pranzavo a letto, guardavo i Simpson e....puff. Mi riaddormentavo.
Perciò, quando mi svegliavo in una stanza con le serrande abbassate e le luci accese, capivo che si stava avvicinando l'orario di cena e poi la nanna. Mangiavo, guardavo poco poco di televisione e ricadevo tra le braccia di Morfeo.
Però...però, ora che son grande, mi sorge un dubbio atroce!
Se io adotto questa tecnica da bell' addormentata ancora oggi che ho quasi venticinque anni, quando ne avrò trenta o quaranta e sarò madre di famiglia cosa succederà alla mia casa? Cosa accadrà alla mia prole mentre la sottoscritta ronferà bellamente?
Ci sarà l'anarchia? Arriveranno i NAS e mi chiuderanno la casa per le scarse condizioni igieniche?
Mi sarà impossibile dormire perchè dovrò badare a tutto l'ambaradan?
Mi sa che quest'ultima ipotesi sia la più probabile.
Come ogni donna su questa terra, dovrò metter da parte la voglia di coricarmi per portare avanti baracca e burattini. Dovrò sbracciarmi per lavare i piatti sporchi, la cucina, i bagni.
Ecco, ora capisco perchè mia madre, a differenza di tutti coloro che mi ripetevano di dormire per "crescere in altezza", mi diceva sempre, ad ogni influenza
<<Dormi, dormi adesso che puoi! Fatti il pieno di sonno ora che sei piccola!>>.
Sapeva che tutto quel dormire mi sarebbe tornato utile nel caso in cui, da grande, l'ammalata sarebbe stata lei e non io.
E sapeva che la sottoscritta, per quanto potesse star sdraiata a letto, non avrebbe mai superato il metro e sessanta grazie alla genetica.
Quasi quasi vado a coricarmi per fare un altro pieno di energie in vista del futuro...ma prima, mi pare giusto parlare del mio mal di gola qui sul blog, su Facebook, su Twitter.....
Perchè, non v'ho detto che ho mal di gola? Il naso pieno, il catarro in petto e dolori articolari?
Ma così, ehh.... giusto per rendervi partecipi!

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