L’obesità infantile sta diventando un vero e proprio problema sociale. L’ OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità l’ha definita ”la nuova epidemia”.
Dieci sono le azioni preventive messe a punto dalla SIPPS (Società Italiana di Pediatria Preventiva e Sociale) per ridurre il rischio di obesità:
1) Allattate al seno per almeno 6 mesi
Numerosi studi hanno dimostrato che il rischio di eccedenza ponderale e obesità nei bambini in età prescolare è fortemente correlato alla presenza o meno di allattamento materno e alla sua durata. Il ruolo protettivo, che questo esercita nei confronti di sovrappeso ed obesità, aumenta con l’aumentare della durata dell’allattamento. A tal fine ritengo sia proficuo decidere di allattare il piccolo e soprattutto farsi assistere nel primo periodo per acquisire le modalità corrette di allattamento e per potere iniziare l’allattamento al seno entro mezz’ora dalla nascita.2) Iniziate lo svezzamento dopo i 6 mesi d’età
E’ consigliabile iniziare lo svezzamento al sesto mese, quando il latte materno da solo non è più sufficiente a soddisfare le esigenze nutrizionali dei bambini. Dopotutto è proprio attorno ai 6 mesi che la maggioranza dei piccoli mostra interesse per alimenti diversi dal latte materno. Iniziare lo svezzamento troppo presto d’altra parte non è consigliabile, perché i lattanti non sono ancora in grado di digerire alcuni alimenti e l’esposizione precoce ad alcuni cibi può scatenare allergie. Cominciate a offrire al piccolo gradualmente una varietà di cibi naturali e semplici, ed evitate l’eccesso calorico e proteico, e l’aggiunta di zucchero e sale. Poiché si tratta di un argomento estremamente complesso e interessante avremo modo di ritornarci in post successivi.
3) Controllate sempre l’apporto proteico, in particolare nei primi 2 anni
E’ bene non affaticare l’apparato digerente dei piccoli con quantità eccessive di carne e proteine in generale nei primi anni di vita.
4) Evitate le bevande caloriche!
Nei primi anni di vita è meglio non esporre il bimbo al gusto di bevande gazzose, thè e tisane zuccherate, ecc.. Abituatelo a dissetarsi solo con l’acqua naturale, possibilmente imbottigliata o filtrata.
5) Sospendete l’uso dei biberon entro i 24 mesi
Recenti studi hanno infatti dimostrato una correlazione tra obesità infantile e uso del biberon dopo i 24 mesi di età. Questo effetto sarebbe dovuto non tanto alle calorie assunte, quanto piuttosto alla modalità di assunzione passiva o incosciente di cibo da parte del bambino.
6) Fatelo camminare con i suoi piedi!
Evitate l’uso del passeggino dopo i 3 anni e se possibile, accompagnatelo a scuola a piedi. La scarsa attività fisica e lo stile di vita sedentario sono fattori ben noti che si associano all’obesità infantile.
Potenziate l’attività fisica quotidiana incentivando il vostro bambino a svolgere un’attività fisica regolare e in modo divertente, affinché possa essere vissuta positivamente e diventare una componente indispensabile e acquisita del suo stile di vita. Ma come motivarli? Cominciate concordando insieme il tipo di attività fisica da svolgere, scegliendo tra gli sport che amano di più. Stabilite insieme dei percorsi da fare a piedi fra casa e scuola, cercando delle aree sicure, dove giocare o andare in bicicletta. Ricordatevi che, trattandosi di bambini, l’attività fisica deve essere da loro vissuta come un momento di gioco in cui non contano i risultati ottenuti in termini di prestazione sportiva ma solo il divertimento!!
Iscriveteli, se possibile, alle attività sportive organizzate dalla scuola, magari insieme ai loro amichetti.
Infine, ma non meno importante: date il buon esempio. Iscrivetevi in palestra, camminate il più possibile e molto semplicemente, utilizzate le scale, piuttosto che l’ascensore!
7) Identificate se si verifica un incremento dei valori dell’indice di massa corporea (BMI) prima dei 6 anni
In questo caso, prendete le misure necessarie concordandole insieme al pediatra.
Evitate Tv e giochi sedentari prima dei 2 anni d’età
E’ stato calcolato che i bambini che trascorrono 4 ore al giorno di fronte alla televisione, al computer o ai videogame, hanno un consumo energetico solo di poco superiore a quello speso durante le ore di sonno, cioè alla quantità minima di energia che può essere consumata dall’individuo nell’unità di tempo. Tali attività sono strettamente associate all’obesità, non solo per la spesa minima di energia, ma anche per la tendenza dei bambini assorti in queste occupazioni a consumare una quantità di cibo di gran lunga superiore alle loro necessità. Infatti i bambini, mentre guardano lo schermo, non prestano più attenzione al contenuto del piatto e tendono a mangiare in modo meccanico, una delle maggiori cause di sovralimentazione. Bisogna correre ai ripari. Ma cosa si può fare?
Cominciate diminuendo il tempo a disposizione per la tv e aumentando quello a favore di giochi e attività all’aria aperta, impresa non facile da compiere, quindi armatevi di coraggio e in bocca al lupo!
9) Regalate giochi che li fanno muovere
Lasciate perdere auto e moto elettriche e optate per una sana bicicletta, o un tradizionale monopattino. E inoltre palle di tutti i tipi, aquiloni, trampolini, insomma giochi che stimolino il movimento adatti naturalmente alle varie età del bambino.
10) Date ai vostri figli porzioni di cibo corrette per la loro età
Evitate di riempire loro il piatto a tutti costi, ma concentratevi sulla qualità nutrizionale degli elementi. Spesso i genitori sono molto più preoccupati del bimbo che a loro parere mangia poco, piuttosto che dell’eccessiva alimentazione per quantità e qualità. Molte volte infatti il forte appetito viene interpretato come un segnale di benessere e si tende ad incentivarlo più che a limitarlo.