Le 5 curiosità su “Ender’s Game”

28 ottobre 2013 • Le 5 Curiosità, Vetrina Cinema

Ender’s Game: le 5 curiosità da sapere

Ender’s Game è il film che probabilmente darà vita a una nuova saga cinematografica, tratta da una serie di libri di Orson Scott Card. Diretto da Gavin Hood, con Asa Butterfield e Harrison Ford, racconta la storia di un ragazzino che viene scelto per comandare un esercito e salvare la Terra da un’invasione aliena. Ender’s Game sarà nelle sale dal 30 ottobre 2013.

1) Gavin Hood, il regista di Tsotsi e X-Men: Le origini – Wolverine, è nato in Sudafrica. Proprio nel suo paese ha fatto il servizio militare da giovane. Proprio per questo conosce gli ambienti militari, il funzionamento delle gerarchie, l’atmosfera che si respira e gli episodi che possono accadere in una caserma. In questo modo è riuscito a dare alla storia un senso di realtà tutto speciale.

2) Il film è stato girato in un luogo molto speciale, una serie di depositi della NASA a New Orleans che al momento delle riprese erano inutilizzati. Girare un film che parla di viaggi e combattimenti nello spazio proprio in dei locali della NASA, tra cui i cantieri dei missili, è stata una soluzione perfetta. C’è stato un vero e proprio scambio culturale tra l’industria spaziale e quella cinematografica. I ragazzini del cast hanno visitato la base, hanno fatto un sacco di domande di fisica e astrofisica, e hanno anche incontrato un astronauta che ha spiegato loro la sensazione di muoversi in assenza di gravità.

Ender’s Game

3) Alcune delle scene più spettacolari del film sono proprio quelle in cui i ragazzi combattono in un’enorme ambiente privo della forza di gravità. Il regista l’ha pensato come un’enorme sfera di vetro che desse l’impressione di stare realmente nello spazio, anche se si tratta di uno spazio chiuso. Così ha dato allo scenografo Ben Procter (già concept art director di Avatar e art director di Transformers 3) delle immagini di cupole geodetiche e di sfere di vetro, e ha chiesto che ci fosse un elemento simile al cubo di Rubik in grado di formare diverse figure. È nata così la sala della battaglia, una sfera di 100 metri di diametro, con delle grandi stelle metalliche che i ragazzi possono usare come ostacoli o come riparo.

4) È stato studiato un sistema molto particolare per girare le scene come se ci fosse l’assenza di gravità. Sul set è stato inserito un doppio asse, con un sistema di gru e di argani che potesse guidare e sollevare gli attori, come se si muovessero senza forza di gravità. È stato anche progettato un dispositivo ad hoc proprio per questo film: si chiama “lollipop”, ed è una sorta di braccio sospeso e controbilanciato, con un anello da un lato – che permette all’attore di sedersi e muoversi in qualunque posizione – e un altro anello all’estremità opposta, usato dalla troupe per muovere l’attore come se fosse una marionetta.

5) I videogames hanno una parte importante per l’addestramento dei ragazzi. Ma Harrison Ford non li ama. “Mio figlio non passa molto tempo con i videogiochi” ha dichiarato. “E quelli che ha riflettono la sua personalità. Non gli interessano la violenza né i videogiochi violenti. Il problema è porre ai ragazzi un limite al tempo che passano con questo tipo di giochi”.

di Maurizio Ermisino per Oggialcinema.net

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