11 aprile 2014 • Rubriche Speciali, Serie TV, Vetrina Cinema
Da Nashville a Reign, ecco la classifica delle serie trash da amare e che creano dipendenza.
La stagione televisiva sta volgendo al termine. Tante sono state le serie tv che ci hanno accompagnato da settembre fino ad ora. Alcune sono state rinnovate, altre cancellate dopo una manciata di episodi, altre ancora sono state un completo spreco di soldi, mentre alcune sono state delle vere rivelazioni. In questi nove mesi di grande emozioni, si è spaziato tra il drama, la comedy e lo sci-fi, ma è il trash nuovo genere che ha preso piede all’interno dell’universo seriale, che ha regalato tante gioie al pubblico televisivo. Trash non è sempre sinonimo di spazzatura, è un vezzeggiativo per etichettare alcuni prodotti invitanti che estremizzano fino all’inverosimile alcune situazioni. A questa categoria fanno parte le serie più discusse del web, quelle che creano dipendenza e quelle che vengono seguite con un occhio meno critico per trascorrere 40 minuti in completo relax.
Oggi al cinema ha scovato per voi, le 5 serie trash che quest’anno hanno diviso (ed unito) il popolo del web.
5. Sleepy Hollow. Lo show della FOX con Tom Mison e Nicole Beharie è stato un esperimento bizzarro ma piuttosto riuscito. Nel riadattare il mito portato sul grande schermo da Tim Burton, la serie che è stata sviluppata dai produttori di Fringe, si è rivelata essere un guilty pleasure divertente, avventuroso e disimpegnato. Una serie che non rimarrà negli annales (complice anche qualche episodio inconcludente), eppure ha creato un gran chiacchiericcio intorno a sé. In Italia è stata trasmessa su FOX, il canale di Sky, ed in America il prossimo settembre inizierà la seconda stagione.
4. Nashville. Musica, drammi, palliettes, MFIL in carriera e chi più ne più ne metta. Questo è Nashville. La serie della ABC (di cui ora in America è in corso la seconda stagione), è un amorevole mix di situazioni al limite, intrighi e storie d’amore che rendono lo show un trash drama di prima generazione, eppure lo si ama per questo. Nashville è una soap-opera di altri tempi che si adegua alla regole moderne della serialità americana, quindi perché non dare una possibilità a questo piccolo gioiello incompreso? Nel cast figura una splendida Connie Britton ed una seducente Hayden Panettiere.
3. Revenge. Se se sono dette e lette di cotte e di crude su Lady Vendetta, eppure la serie sviluppata da Mike Kelley ora giunta alla terza stagione, continua a farsi strada nel cuore del pubblico. Revenge è il classico esempio di serie trash, che consapevole di esserlo, mette in un moto una marea di eventi assurdi, impreziositi da un look patinato, modaiolo e da sguardi di ghiaccio. Senza togliere nulla alle serie elencate in precedenza, questa vince su tutte, perché trova sempre il modo di stupire lo spettatore.
2. Bitten. Ora vengono le dolenti note. La serie canadese che vorrebbe essere la versione adulta ed al femminile di Teen Wolf, non è quella che ci aspettavamo. Una vicenda confusa che mixa il sacro ed il profano condita con tante scene di sesso, fanno di Bitten una serie del tutto evitabile. Eppure è inspiegabile il fatto come, consapevoli della scarsa qualità, si attende settimana dopo settimana che venga trasmesso il prossimo episodio e gustare con un occhio indagatore lo sviluppo della vicenda. Con attori di scarso rilievo ma piuttosto attraenti, Bitten è una serie da evitare come la peste altrimenti si entra in un tunnel senza via d’uscita.
1. Reign Il primo dramma in costume della CW, è stato un fenomeno di questa stagione televisiva. Prima odiato e poi amato alla follia, le vicende patinate e vagamente storiche della giovane Mary Stuard di Scozia, hanno convinto anche i detrattori, perché? Sarà per una vicenda fluida ed a tratti emozionante, gli splendidi vestiti e musica da le mille ed una notte, eppure Reign è la serie trash di cui non si può fare a meno. Meritatissima quindi la vittoria della nuova matricola della CW rinnovata già per una seconda stagione e che presto arriverà su Rai 2.
Sono rimaste fuori da questa classifica per cause di lungaggini testuali, The Client List, Mistresses, Bates motel e Da Vinci’s Demons. Anche loro in fatto di trash non scherzano.
Di Carlo Lanna per OggialCinema.net
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