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Le apparizioni “mariane” nel bosco di Zaro: indizio di una criptocrazia?

Creato il 07 gennaio 2013 da Straker

Le apparizioni “mariane” nel bosco di Zaro: indizio di una criptocrazia?E’ il giorno 8 ottobre 1994. I giovanissimi ischitani Paolo, Luigi, Imma e Marianna, dopo aver pranzato, decidono di ricrearsi con una passeggiata nel bosco di Zaro. Si arrampicano su un declivo per giungere in una radura circondata da una vegetazione molto fitta. Lì, recitato il rosario, a Paolo, nei pressi di due rocce, appare un’entità che egli crede essere la Vergine. Ella proclama: “Questo è un luogo benedetto”. La sera dello steso giorno, la Madonna si rivolge a Luigi, asserendo: “Zaro sarà un luogo benedetto”. Il 14 ottobre anche ad Imma si manifesta l’entità: l’apparizione è preceduta da una luce molto intensa. Il giorno succesivo la sedicente Madre di Gesù si palesa di nuovo: questa volta a Paolo, Imma e Marianna.
Biosogna precisare che i veggenti, prima dell’apparizione risalente al giorno 8 ottobre, sono già stati destinatari di visioni e di locuzioni interiori. Inoltre i percipienti appartengono a gruppi di preghiera: sono dunque soggetti in qualche modo predisposti a maturare esperienze “mistiche”. [1]
I fenomeni di Zaro (Isola d’Ischia) si discostano dalla pletora delle epifanie “mariane”, imperniate su inviti alla contrizione, alla preghiera, alla penitenza nonché costellate di contenuti generici di taglio omiletico e catechistico, poiché sono contraddistinti da alcuni vaticini piuttosto precisi.
Ad una dei numerosi veggenti, Simona, la Madonna mostra gli eventi del 9 11 con sette anni di anticipo. La sua testimonianza è raccolta da Federica Raimondi, giornalista del settimanale "Epoca". Simona, che ha il dono della xenoglossia, racconta all’inviata: "Ho visto dei grattacieli che venivano giù; poi ho visto la Statua della Libertà in frantumi ed ho capito che doveva essere New York".
Sempre a Simona l’entità affida un altro quadro predittivo: "Ho visto un'isola e un vulcano che eruttava, la gente cercare di scappare ma non ci riusciva e l'isola veniva inghiottita dal mare".
L’immagine del futuro scorta dalla veggente potrebbe adombrare una rovinosa eruzione non del Vesuvio, ma del vulcano Marsili, eruzione cui si riferiscono alcuni cronisti addentro agli arcana imperii? Costoro ritengono che il governo segreto abbia in animo di provocare sommovimenti tettonici e fenomeni eruttivi, di cui i terremoti susseguitisi negli ultimi mesi del 2012 in Italia meridionale ed in Sicilia, sarebbero gli inquietanti prodromi. Insomma, sempre presagi catastrofici... [2]
Come nel caso degli altri eventi “mariani”, bisogna chiedersi se siamo al cospetto di una Madre celeste che avverte i suoi figli dei pericoli che incombono sull’umanità o se - ipotesi più plausibile – sia le manifestazioni sia i messaggi scaturiscano da un regista occulto volto a perseguire fini sinistri.
Scrive l’ex gesuita Salvador Freixedo a proposito di tale fenomenologia: “Le apparizioni di ogni tipo e più concretamente quelle mariane, sono un fenomeno tremendo in cui l’essere umano viene usato da una creatura superiore ed invisibile, collocata su un gradino più alto di noi sulla scala che porta all’universo. Questa intelligenza invisibile usa l’uomo come l’uomo usa gli animali più deboli di lui, senza chiedere loro alcun permesso. Pensare che noi esseri umani siamo al di sopra di tutto e di tutti è un semplice infantilismo che la Chiesa ci ha inculcato per molti secoli e che molti ancora oggi credono”.
Gli accadimenti profetizzati dalla Madonna ischitana saranno da leggere come oracoli di fatti orchestrati da chi li predice. Nulla di più facile. E’ un po’ come la sequenza premonitrice all’interno delle carte degli Illuminati: le rivelazioni si adempiono perché Qualcuno agisce in modo che si adempiano. Questo significa che i fili della storia nascosta sono tenuti da un burattinaio tanto più potente giacché invisibile ai più? Siamo dominati da una criptocrazia?
Gli appelli dell’entità che si presenta come Vergine Maria insistono sulla necessità del pentimento e dell’astinenza. Tuttavia, invece di perseguire un risveglio spirituale, mirano a creare una forma di sudditanza psicologica, un assenso acritico ai dettami di una volontà i cui scopi non sono certo cristallini. Nella congerie di comunicazioni “mariane”, oltremodo ripetitive e fumose nonché infirmate da un moralismo da parrocchia, non si reperisce neanche un cenno al genocidio noto come “Geoingegneria clandestina” né agli innumerevoli crimini perpetrati dai governi. Si instillano, invece, sensi di colpa nei devoti e nei miscredenti, con la minaccia neanche tanto velata, di lasciar mano libera a Satana affinché scateni l’inferno sulla terra, se i peccatori non si convertiranno.
Questo ed altri limiti denunciano le cosiddette apparizioni mariane come una grossolana mistificazione o, meglio, come una strategia di addomesticamento ad opera di un mandriano per cui l’umanità è un gregge, buono per essere tosato e, a suo tempo, macellato.
[1] La stessa fonte consultata da chi scrive riporta che le prime veggenti sono due bambine, rispettivamente di 9 e di 11 anni. Esse, recatesi nel bosco per una camminata, vedono la Madonna che le esorta a pregare “per l’umanità in pericolo”.
[2] Il Marsili è un vulcano sottomarino localizzato nel Tirreno meridionale. E' ubicato a circa 140 km a nord della Sicilia ed a pressappoco 150 km ad ovest della Calabria. E’ il maggiore vulcano europeo. È stato indicato come potenzialmente pericoloso, perché potrebbe innescare un maremoto che interesserebbe le coste tirreniche meridionali.
Fonti:
S. Freixedo, Le apparizioni mariane, Milano, 1993, passim
madonnadizaro.it

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