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Le armi chimiche di Gioia Tauro

Creato il 16 gennaio 2014 da Danemblog @danemblog
Oggi all'audizione delle Commissioni congiunte di Esteri e Difesa, alla presenza di Ahmet Üzümcü - diplomatico turco, direttore generale dell'Opcw - i ministri Bonino e Lupi (Esteri e Infrastrutture) hanno annunciato che sarà Gioia Tauro il porto dove faranno scalo le armi chimiche siriane, per poi essere imbarcate a bordo della Cape Ray - la nave americana dove si procederà al Fdhs.
Si era già parlato delle preoccupazioni internazionali sulle reazioni delle nostre comunità locali, e devo dire, che non abbiamo disatteso le aspettative.
«Non mi avevano informato. Mettono a repentaglio la mia vita. Se succede qualcosa la popolazione mi viene a prendere con un forcone» è stato il commento del primo cittadino di Gioia Tauro Bellofiore subito dopo aver appreso la notizia, aggiungendo: «E' gravissimo, forse il ministro Bonino non sa cos'è la democrazia. E' la solita scelta calata dall'alto. Siamo considerati una popolazione di serie B. Tra l'altro, qui non c'è un'ospedale attrezzato». Anologhe reazioni dal sindaco di San Ferdinando – comune contiguo, in cui ricade il 75% del porto – che è arrivato a minacciare di emettere un'ordinanza di chiusura dello scalo.

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