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Le coincidenze su una bancarella

Da Lacrespa @kiarastra

Oggi con 18 euro ho portato a casa tre libri nuovi nuovi, tutti pagati a metà prezzo. Li ho trovati sulla bancarella del mercato, che,per i bibliofili incalliti ma con pochi soldi in tasca, è una specie di paradiso.
Ma non ho acquistato solo libri ma anche coincidenze che mi hanno stupito e confortato del fatto che quei diciotto euri evidentemente sono stati proprio ben spesi ( e pensare che al mercato ero andata a comprare burratine e mozzarelle!).
Prima coincidenza
Il primo libro che ho adocchiato è stato La mia resistenza di Roberto Denti, edito da Bur. Ho pensato di leggerlo per trarre qualche spunto per fare una mini lezione sul 25 aprile e spiegare ai miei alunni, in gran parte di origine straniera, perchè in questo giorno non si va a scuola. A casa poi ho letto la biografia dell’autore e ho scoperto che trattasi del fondatore della Libreria dei Ragazzi di Milano. Naaaah -mi sono detta- come è possibile! Proprio il giorno prima, dopo la scuola, ero tornata a casa per cercare l’indirizzo della Libreria dei Ragazzi (via Tadino) e poi, subito dopo pranzo, sconfiggendo la mia bradipa pigrizia, mi ci sono fiondata. Una libreria bellissima dove sfido qualunque bambino a uscire da lì senza un libro. La mia bramosia voleva farmi comprare tutti quei libri dalle fantastiche copertine, l’odore della carta stampata mi aveva già ubriacata ma dovevo mantenermi lucida perchè ero andata lì per acquistare libri utili alla didattica. Da quando sono alla scuola media per me è necessario semplificare scarnificare liberarmi del superfluo per capire cosa devo insegnare(sapete, ora si devono trasmettere competenze e non contenuti e la cosa mi manda in confusione) e come devo farlo. Ogni volta che ho una supplenza ne approfitto per leggere i registri di classe e leggere cosa e come insegnano le loro materie le mie colleghe : è un modo per imparare, per capire se sto facendo bene il mio lavoro, se posso cambiarlo in meglio e rendere il mio modo di insegnare più ordinato, scorrevole e meno contorto. E mentre sfogliavo i libri di didattica per la scuola elementare pensavo dentro di me che forse dovrei imparare dalle maestre quei principi che sono alla base dell’apprendimento per diventare migliore. E oggi mi sono ritrovata tra le mani il libro scritto dal fondatore di questa libreria. Urge riflessione.
Seconda coincidenza
Sempre ieri nel salotto della Gruber era presente Beppe Severgnini che ha presentato il suo libro La vita è un viaggio, edito Rizzoli, una raccolta di venti parole su cui l’autore esprime il proprio parere. Ho pensato, mentre seguivo la trasmissione sul mio divano, che mi sarebbe piaciuto leggerlo quel libro e Paf mi appare lì sulla bancarella nuovo nuovo pronto ad essere acquistato, proprio il giorno dopo. Sfogliando il libro a casa ho visto che tra le parole di Severgnini c’è anche la parola insegnamento…il pensiero fisso della settimana. Tra l’altro ho trovato divertente il fatto che la parola insegnamento sia preceduta da Incoraggiamento e poi da inseguimento, termini che trovo essere proprio una costante di chi fa questo mestiere. Urge ulteriore riflessione.
Le coincidenze terminano qui (coincidenze di merda penserete voi) ma siccome so che siete dei lettori attenti sono sicuri che vi state facendo una domanda.
Su non siate timidi…chiedete pure, non fate come i miei studenti che diventano timidi all’improvviso quando arriva il momento dell’interrogazione.
Vedo una manina alzata da Mountain View : “ Ma i libri non erano tre?”.
Sì lo sono infatti.
Il titolo è Tempo di uccidere di Ennio Flaiano.
Se dovesse trattarsi di una coincidenza, qualcuno dovrebbe iniziare a preoccuparsi.



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