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Le difficoltà e il futuro di Bynum e i 76ers

Creato il 08 marzo 2013 da Basketcaffe @basketcaffe

Avere sottomano il roster dei Chicago Bulls 2012/2013 e vederli in una malconcia sesta posizione ad Est, farebbe sobbalzare chiunque dallo stupore. La stessa cosa accadrebbe se il roster in questione fosse quello di Philadelphia e ci si accorgesse che, ad oggi, i 76ers occupano il decimo posto nella Conference (record 23-37). Le cose cambiano, però, sapendo che entrambe le squadre devono ancora vedere il proprio leader scendere in campo. Di Derrick Rose e dei Chicago Bulls si è detto, scritto, visto e sentito di tutto ormai, mentre a Philadelphia è in corso un rallentamento sul progetto che è bene analizzare.

La cavalcata ai playoff dello scorso anno (iniziata sconfiggendo proprio i Bulls di Rose, con il numero 1 di Chicago re-infortunatosi nella prima gara della serie) aveva aperto spiragli luminosi nel futuro della franchigia, lasciando presagire un’annata successiva in netta crescita. Le cose, invece, sono andate diversamente. L’infortunio di Bynum, però, non può e non deve essere l’unica spiegazione per un’involuzione di questo tipo. La partenza di Iguodala verso Denver (soprattutto) e quella di Lou Williams verso Atlanta hanno lasciato una voragine nel reparto esterni che fino ad adesso Nick Young e Dorell Wright non sono riusciti a colmare, con quest’ultimo in particolar modo che sembra lontano parente del giocatore ammirato a Golden State.

Come detto, Philly naviga tristemente in decima posizione, con un record inferiore al 40% che fotografa alla perfezione un’annata decisamente storta che sembra difficilmente raddrizzabile. Questo perchè l’ottavo posto dei Bucks è distante 7 partite e mezzo e, ad oggi, è difficilmente raggiungibile (diciamo pure impossibile), e perchè di Bynum non si conoscono ancora sia la data del rientro in campo che delle condizioni in cui tornerà (si parla anche di un’altra operazione al ginocchio). Lo stesso numero 33, inoltre, non ha ancora lasciato intendere se in estate vorrà rifirmare con i 76ers o esplorare il mercato dei free-agent, gettando ulteriori ombre sul futuro tecnico della franchigia e spazientendo i tifosi, che ovviamente vivono in una situazione di costante incertezza.

In una stagione maledetta, nella città dell’amore fraterno è però esploso definitivamente Jrue Holiday, che si è caricato la squadra sulle spalle in attesa del ritorno del centro, e la sua convocazione per l’All-Star Game a Houston è una delle poche note positive dell’annata in Pennsylvania. Sarebbe divertente vedere Holiday e Bynum giocare insieme e ricomporre un asse play-pivot che nei primi anni 2000 ha fatto sognare la città. Allora c’erano Allen Iverson e Dikembe Mutombo, ma se Bynum decidesse di restare e riuscisse a giocare con la giusta costanza e star lontano dagli infortuni, c’è da scommettere che nei prossimi anni a Philadelphia se ne vedranno delle belle.


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