È da almeno un decennio che la situazione dei diritti umani nello Zimbabwe è disastrosa. Alla vigilia del World Habitat Day del 3 ottobre, non va dimenticato che il governo di Robert Mugabe, nel marzo 2005, ordinò uno dei più grandi e violenti sgomberi forzati della storia recente: 700.000 persone persero case e beni durante la cosiddetta Operazione Murambatsvina.
Il governo di unità nazionale costituito nel 2009 tra l’Unione nazionale africana dello Zimbabwe di Mugabe e il principale partito di opposizione, il Movimento per un cambiamento democratico di Morgan Tsvangirai, non ha migliorato le cose. Ormai ottantasettenne e secondo molti colpito da un cancro alla prostata, l’ex leader della liberazione non molla il potere. A maggio ha partecipato alla beatificazione di Giovanni Paolo II, tra molte polemiche legate al divieto di ingresso imposto nei suoi confronti dall’Unione europea come “persona non grata”.
A sfidarlo, sono soprattutto le donne che guidano il movimento per la giustizia sociale. Il 21 settembre a Bulawayo, la seconda città del paese, lapolizia ha stroncato una manifestazione indetta per celebrare la Giornata internazionale della pace.
Dodici attiviste di Woza (Women of Zimbabwe Arise) sono state picchiate e arrestate. Dieci di loro sono state rilasciate, mentre a Jenny Williams e Magodonga Mahlangu, le due leader di Woza, è stato negato il rilascio su cauzione. Sono state accusate di “sequestro e furto”. Di chi o di cosa, non è chiaro. Erano appena uscite da un periodo di convalescenza, dopo che entrambe avevano subito nelle settimane precedenti due interventi chirurgici.
Jenny Williams e Magodonga Mahlangu hanno una lunga esperienza di arresti e periodi di detenzione: spesso brevi, comminati più che altro per fiaccare la loro determinazione, ma in un paio di casi anche per cinque settimane. Ricordiamolo: per non aver fatto nulla se non esercitare il diritto alla libertà d’espressione sancito nella stessa Costituzione del paese.
Fonte: http://lepersoneeladignita.corriere.it/2011/10/02/le-donne-coraggio-dello-zimbabwe/
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