Il burn out, proprio perché è un cronicizzarsi di risposte allo stress che diventano patologiche, insorge gradualmente e si possono distinguere 4 fasi:
- PRIMA FASE, detta anche dell’“entusiasmo idealistico”, l’operatore si sente motivato dalla sua scelta di svolgere una professione si tipo assistenziale, con aspettative di “onnipotenza”, di successo, di miglioramento del suo status e di quello dei suoi utenti. In questa prima fase l’operatore comincia però ad entrare in contatto con i bisogni degli utenti e spesso tralascia o trascura i propri bisogni profondi e le proprie motivazioni.
- SECONDA FASE, detta anche di “stagnazione”, l’operatore continua a lavorare ma si accorge che il suo lavoro non lo soddisfa del tutto e i risultati dei suoi sforzi lavorativi cominciano a risultare inconsistenti. Comincia a farsi strada un sentimento di profonda delusione. Da una precedente immagine di salute, bontà, potere, l’operatore diventa vittima del dolore, del disagio e dei bisogni, espressi dall’ utente, come se fosse difficile distinguere se stesso dall’ altro.