A pochissimi giorni dall’inizio dell’Olimpiade (si parte il 27 luglio e si finisce il 12 agosto) le amichevoli hanno più o meno delineato quali sono i valori in campo, mettendo davanti a tutti, in un’ipotetica graduatoria, sempre le solite due formazioni: Stati Uniti e Spagna. Dietro però ci sono diverse squadre che negli anni hanno creato un bel gruppo e adesso sono pronte a tentar di fare lo sgambetto alle due favorite. Passare il primo girone in buona posizione, quindi, si rivelerà davvero importante
Del Team USA c’è poco da dire, è un Dream Team, non al livello della squadra di Barcelona ’92 ma poco ci manca. L’atletismo e la fisicità a disposizione non sono paragonabili a quelli di nessun’altra squadra, e anche quanto a tecnica siamo veramente al top. Basta pensare che giocatori come Carmelo Anthony e Deron Williams partiranno dalla panchina per capire il livello di questo gruppo.
Poco sotto c’è la Spagna, una vera corazzata, forte di un nucleo che gioca insieme fin dalle giovanili e con l’aggiunta di giocatori di grande valore (Ibaka è uno di questi, ma anche Claver ad esempio). I fratelli Gasol, Ibaka, Rudy Fernandez, Navarro, Claver, Sergio Rodriguez e Calderon sono tutti giocatori che hanno conosciuto l’NBA e questo basta per metterli appena sotto il Team USA.
Dietro come detto ci sono diverse squadre pronte a sorprendere: l’Argentina, guidata per l’ultima volta da Manu Ginobili, ha richiamato tutti i “grandi vecchi” (manca solo Oberto); squadra che si conosce benissimo, gioca a memoria, con grandissima esperienza e che non molla mai, come dimostrato nell’ultima amichevole proprio contro gli USA.
La Francia, come gli spagnoli, ha creato un gruppo che gioca insieme da tantissimi anni e che conta parecchi giocatori NBA: il leader maximo è Tony Parker ma con lui i vari Diaw, Batum, De Colo, Turiaf sanno gestire la pressione di partite importanti come saranno quelle di Londra.
Curiosità intorno alla Russia di Andrei Kirilenko, formata da un gruppo di veterani con qualche aggiunta di gioventù davvero interessante come Shved. Se Blatt riuscirà, come ogni volta, a far difendere forti i suoi, allora i russi diventeranno pericolosissimi davvero per tutti.
Brasile e Lituania sono due belle squadre, a cui però sembra mancare qualcosa per entrare nelle fasce più alte. I lituani hanno nell’asse Valanciunas-Kalnietis il futuro, e possono comunque sempre contare sull’esperienza di Jasikevicius e Kaukenas; i brasiliani invece vantano un reparto lunghi di tutto rispetto con i tre NBA Nene, Splitter e Varejao.





