La guerra non è mai divertente e le sue ripercussioni sono terribili. La maggior parte delle persone è contro il concetto di guerra e non tende a dare il proprio sostegno ad eserciti, percepiti come invasori. E’ qui che entra in gioco la propaganda. Il suo obiettivo è quello di convincere l’opinione pubblica che una particolare operazione militare sarebbe la migliore soluzione. Anche se la propaganda non sempre risulta completamente efficace, riesce tuttavia a creare indigniazione e agitazione tra le masse.
Israele non ha mai apprezzato granchè il supporto globale nelle sue più operazioni militari contro la Palestina. Mentre i capi di Stato sostengono che Israele abbia il “diritto di difendersi”, la percezione che si ha a livello mondiale, è quella di un aggressore, appoggiato dagli Usa che sta attaccando una popolazione debole e oppressa. Tuttavia, con l’operazione Pilastro della Difesa l’IDF (Israel Defence Force) ha a disposizione una nuova arma per affrontare l’ostile opinione pubblica: La presenza nei Social Network.
Come ho detto nell’articolo su KONY 2012, il modo più efficace per influenzare l’opinione pubblica oggi non è attraverso la CNN o i giornali, ma attraverso internet, in particolare grazie ai social network. Per questa operazione militare a Gaza, l’esercito israeliano ha sfruttato pienamente tale pratica moltiplicando il suo messaggio attraverso Facebook, Twitter, YouTube, Tumblr, Flickr e un blog. E’ la prima volta che un esercito di tali dimensioni trasmette live feed minuto per minuto delle sue operazioni militari.
Il Twitter ufficiale dell’IDF (@ IDFSpokesperson) è diventato una delle più importanti fonti di informazioni relative all’operazione Pilastro della Difesa. Attraverso tale account twitter possiamo essere informati su data e luogo degli attacchi aerei, sulle “morti importanti” e su vari collegamenti a video anti-Hamas. Anche se la strategia è stata sicuramente efficace attirando l’attenzione mondiale, il tono guerrafondaio di questi aggiornamenti in tempo reale hanno fatto inorridire molti osservatori. Ecco un articolo sull’offensiva Twitter dell’IDF.
GLI ATTACCHI MILITARI DIVENTANO VIRALI: ISRAELE STA TWITTANDO LA SUA OFFENSIVA SU GAZA
La Guerra del Golfo Persico ha segnato un grande cambiamento nel modo in cui gli americani seguivano gli scontri dal proprio salotto. Fu la prima volta che i civili ebbero modo di vedere le esplosioni attraverso mirini computerizzati, in un granuloso bianco e nero – uno sviluppo che portò la gente a notare la crescente somiglianza tra i videogiochi e la guerra. Poi venne YouTube. Improvvisamente, gli utenti di Internet hanno avuto accesso on-demand a un gran numero di filmati – questa volta a colori – registrati dai soldati in Iraq e Afghanistan. Eppure, nella maggior parte dei casi, dovevate cercarveli da voi per guardarli.
Ora siamo all’ultima versione della guerra digitale: le operazioni militari possono essere seguite in tempo reale tramite blog e gli aggiornamenti vengono inviati direttamente al tuo newsfeed sociale.
Nel corso delle ultimi sei ore, i militari israeliani hanno martellato Gaza con una raffica di missili. Il team dell’IDF per le relazioni pubbliche, nel frattempo, ha continuato ad aggiornare in maniera maniacale Twitter, tramite l’utente @ IDFSpokesperson. A pochi istanti dall’apertura, i funzionari israeliani hanno annunciato di aver ucciso un importante agente operativo delle forze armate di Hamas.