Sto leggendo su Facebook diverse opinioni sulle FOTO DI GUERRA (Gaza e Siria) che circolano nelle diverse bacheche.
Foto con esplosioni e case distrutte, ma soprattutto foto con CORPI MACIULLATI E SANGUINANTI, con bambini, donne, uomini ridotti a PEZZI DI CARNE E SANGUE.
Ho pubblicato qui sopra una foto senza sangue, per non turbare l’equilibrio psico-fisico delle tante menti suscettibili. Perché ci sono tante mente suscettibili tra NOI OCCIDENTALI. Ci sono persone che non ammettono la circolazione di FOTO DI GUERRA troppo “forti”. Le criticano aspramente, le condannano, le definiscono “pornografia della morte” (meglio i culi nudi e le tette in vista), le indicano come uno spettacolo per voyeurs assatanati e malati di mente. Perché? Forse perché mentre bevono il caffè al mattino non vogliono che i due cucchiaini di zucchero vengano contaminati da qualcosa di acido, spacca-stomaco, dolorosamente amaro come il fiele e il sapore della morte?
PERCHE’ LA MORTE HA SAPORE, ODORE, COLORE.
PERCHE’ LA MORTE NON E’ FATTA SOLO DI PAROLE: NERO SU BIANCO.
PERCHE’ LA MORTE HA IL COLORE ROSSO DEL SANGUE.
Sì, ci ho pensato, anche questo dà fastidio. Forse soprattutto questo: IL COLORE ROSSO DEL SANGUE. Vedere un corpo in bianco e nero, vedere cataste di corpi in foto scolorite dal tempo, dei campi di concentramento nazisti ha altri sapori-odori: sembra tutto così lontano (se pur vicino) nel tempo. Va lasciato alle spalle e ricordato solo nel GIORNO DELLA MEMORIA.
Tutto il resto, tutte quelle FOTO TROPPO RECENTI, TROPPO ATTUALI, TROPPO VICINE, TROPPO ROSSE DI SANGUE ci rovinano la serenità, le certezze, la giornata al mare, i selfie con l’ombelico in vista.
Danno fastidio queste FOTO DI GUERRA. Danno noia, una gran noia. Sono asfissianti.
Quanto è noioso e pesante vedere BAMBINI MACIULLATI E ROSSI DI SANGUE.
Quanto è soffocante vedere CORPI DA CUI ESCONO OSSA E MUSCOLI.
Dai.Facciamoci un selfie all’ombelico e lasciamo perdere… che è meglio.
Del resto, noi viviamo qui e loro vivono là.
Chissenefrega delle FOTO DI MORTE. Magari sono finte. Ecco, facciamo che siano finte: sono costruite, sono false.
Magari anche il SANGUE E’ UN TAROCCO.
Dai. Troviamo la nostra via di fuga mentale e facciamoci altri selfie: uno mentre mangiamo il gelato, uno mentre mandiamo bacini e un altro mentre facciamo con la manina la V di vittoria (che fa tanto trendy ma non si sa cosa si vince…).
Non guardiamo FOTO DI GUERRA. QUEL ROSSO LI’… DA’ FASTIDIO…
Aspetta… cancelliamo quelle FOTO: forse cancelliamo anche la GUERRA E I MORTI. Forse cancelliamo anche tutto quel SANGUE.
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CONTATTI 15 luglio 2014: 36.544
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