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Le lettere da Capri: il tradimento secondo Mario Soldati?

Creato il 17 aprile 2013 da Serenagobbo @SerenaGobbo

Le lettere da Capri: il tradimento secondo Mario Soldati?

Sa di wasabi, questo romanzo. Non per l’ambientazione, che non è certo giapponese (la vicenda è infatti ambientata tra l’Italia e gli Stati Uniti); sa di wasabi perché non si può mandare giù il romanzo se non a piccole dosi e senza accompagnarlo con un boccone di qualcos’altro. Non dico… riso… e neanche sorriso, ma almeno un po’ di buon senso, forse.
Uno scrittore è un uomo e si porta dietro i suoi bagagli mentali. Di Soldati ho letto di recente in “Potresti almeno dirmi grazie” che ogni tanto faceva il furbo. Ora che ho letto questo romanzo, mi piace ancora un po’ meno. Non credo che la figura dello scrittore si possa scindere da quella dell’uomo. Soprattutto, non credo che Soldati fosse un così grande scrittore da poter attuare questa scissione, e ciò, nonostante il suo successo commerciale agli anni che furono (era pure regista). Linciatemi se volete.

E’ una storia di avventure extraconiugali: niente di originale, dunque, ma attenzione alla conclusione che siamo costretti a trarne: non c’è conciliazione tra amore passionale e affetto coniugale.
Ora: credo che la passione, in quanto sintomo per eccellenza dello Stato Nascente (l’Alberoni di una volta docet) sia davvero incompatibile con un affetto profondo e duraturo. Non per togliere nulla alle due espressioni del sentimento: sono diverse, punto. E in questo Soldati si prende la ragione.

Ma l’affetto coniugale che ci descrive Harry è così legato e confuso con la noia e il perbenismo fiacco e borghese che è stato sviscerato di ogni aspetto positivo (che ci sarà, pure, no??).
L’unica cosa che fa sentire vivo Harry, questo americano di buona famiglia che corre dietro alle prostitute, è l’avventura e il disprezzo del suo ambiente.

Solo che la passione per definizione (sempre Alberoni docet) dura poco, e non può costituire lo scopo permanente di una vita.
Forse Soldati ha preso lo Strega nel 1954 proprio perché incarnava bene questa decadenza di valori?
Può darsi.
Ma in tutto ciò non c’è davvero neanche una briciola di amore?
Mah…



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