Scusate ma vogliamo dircelo a chiare lettere, ma chi se ne frega di Berlusconi, Ruby, il Bunga Bunga, se si deve dimettere o non deve dimettere, se lo stanno eliminando o meno, se una prostituta lo ha ricattato per 5 milioni di euro, se in caso di crisi di governo arriverà Tremonti. Concludiamo laconicamente con il dire che la vita privata di un uomo pubblico non può essere che pubblica. La premessa è che se non si risolleva la nostra economia e quella della maggioranza dei Paesi europei saranno tempi più che duri e avremo altro per deprimere i fatti nostri.
I tassi Euro, oggi, sono in forte crescita sia governativi sia swap. Sostanzialmente invariati gli spread dei periferici. Pesa l’aumento degli acquisti di bond da parte della Bce. Ma anche il fatto che ieri all’Eurogruppo c’è stato il nulla di fatto sulla decisione di aumento del fondo salva-PIIGS, mentre gli Eurobond rimangono ancora una prospettiva lontana all’orizzonte. Nel frattempo la BCE continua a comprare bond per tenere su la baracca: nell’ultima settimana lo shopping è stato assai rilevante, proprio mentre il Spagna, Portogallo, Grecia, Italia e Belgio sembravano dover collassare lunedì 10 Gennaio, per poi decollare al rialzo nel prosieguo della settimana. Tra le cause che potrebberò indurre ad una maggior positività nel breve, ci sono anche i 3-5 miliardi di Bond AAA che, basandosi sul Fondo di stabilizzazione europea (EFSF), verranno emessi la prossima settimana per finanziare una parte del salvataggio dell’Irlanda.
ATTENZIONE però a non fare superficiali equazioni: questi Bond-EFSF non sono degli Eurobond, rappresentano un test, un esperimento di importo limitato, un accrocchio in leva per aiutare le banche coinvolte, una pericolosa scommessa basata sul meccanismo del CDO = Collateralized Debt Obbligation ovvero i derivati tossici che contenevano i mutui subprime - tanto per capirci, alzando però la posta e portandola al livello degli Stati. La grande crisi del 2008 non ha insegnato nulla e in “virtù” del moral hazard tutto torna come prima, anzi peggio di prima. Infatti viene solo alzata la posta e si continuano a fare velleitarie scommesse alle nostre spalle.
E … l’Economist dopo la celeberrima copertina (The future of the euro - Don't do it), con una pistola puntata sull’euro, se ne esce con un’altra copertina nella quale vista la euro crisi (Timer for plan B). La tesi è che la scelta fatta di procrastinare nel tempo la soluzione dei debiti sovrani europei in eccesso non funziona, e occorre provvedere subito a ristrutturarli in via definitiva. Sempre secondo l’autorevole settimanale economico britannico … l’adesione all’Ue non è un problema “di fede”, come viene trattato soprattutto in l’Italia, ma pratico: occorre trovare un rimedio prima che accada l’inevitabile. Forti del fatto che, tra lo scandalo e l’incomprensione, siamo stati i primi a sollecitare un “Piano B” per l’euro, una qualche puntualizzazione va fatta.
Verrebbe da dire ….. da che pulpito.
Inghilterra e Usa invece come ripagheranno i loro debiti? Stamperanno ancora carta moneta-igenica o faranno default? O continueranno a dirci che sono solidi perché le ridicole e suddite agenzie di rating ci prendono in giro etichettando questi debiti come AAA. Anche molti dei famosi titoli tossici erano catalogati AAA. Non si sà se ridere o se piangere a sentire questi pistolotti.
Le critiche vengono da chi ha riversato sulla finanza pubblica la sua crisi e che oggi si erge a censore degli stati, secondo me l’unico errore che è stato fatto è stato quello di salvarli questi signori, quelle sono aziende che in un libero mercato sarebbero fallite. Conseguenze, anni duri per tutti ma, in un libero mercato (quello che non abbiamo) anche se lentamente ci saremmo ripresi ripuliti da queste palle al piede che sono … infine … ma se Tremonti si e reso conto della gravita perché il debito pubblico da quando e ministro e salito di 220 miliardi ? Bankitalia dice che la spesa pubblica è fuori controllo. (House livinganbusiness )
i CONTRASTI non aiutano l'economia