Ogni anno a luglio, l'Alpàa di Varallo è un appuntamento fisso per immergersi nelle atmosfere della Val Sesia, conoscere l'arte e la cultura del territorio e gustare specialità locali.
Le miacce sono una delle tipiche specialità valsesiane, nate come pretesto per sedersi intorno al fuoco, bere un buon bicchiere in compagnia e tirar notte. Infatti “fare miacci” in dialetto valsesiano significa proprio fare tardi! E all'Alpàa a luglio, si fa tardi volentieri, passeggiando per le vie del centro di Varallo, addentando queste croccanti crepes con un cuore di formaggio filante, tra una mostra di artigianato e un concerto in piazza.
L'impasto delle miacce è realizzato con un mix di farine (3 parti di farina 00 e 2 parti di farina di mais), uova, panna fresca e latte qb per rendere l'impasto omogeneo. Niente sale, niente olio, al limite si può ungere il disco di cottura con poco lardo. Per realizzarle occorre un apposito attrezzo, il ferro delle miacce, composto da due dischi con lunghi manici per poterlo porre sopra al fuoco senza scottarsi. Per tradizione si possono consumare lisce a tutto pasto, oppure salate, farcite con toma e affettati locali, e infine nella versione dolce, con panna, miele e frutta di stagione.
Le potete trovare farcite di qualsiasi cosa, ma il mio consiglio è di assaggiarla con la toma, magari di alpeggio, e lasciarvi avvolgere dal suo sapore intenso, che sa di montagna.
E per finire cercate il corner della Pro Loco di Rassa, un comune dove sopravvivono le tradizioni legate alla gastronomia e all’artigianato valsesiano: piatti locali, lavorazione del legno e del marmo bianco, i mirtilli e le grappe. Ben 42 tipi di grappe aromatiche, che vi delizieranno e magari vi daranno il coraggio di farvi scattare una foto come questa.
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un cartellone per far divertire i più piccoli... non ho saputo resistere!