Le Molinette sono a pezzi

Photo credit: pallamaio / Foter / CC BY-ND

L’ospedale delle Molinette è uno dei più conosciuti di Torino ed è il terzo in tutta Italia; quel che non si sa, però, è che la struttura sta letteralmente, secondo i medici che ci lavorano, cadendo a pezzi. Ovviamente, i tagli ai finanziamenti non hanno risparmiato nemmeno le strutture sanitarie, che dalla semplice diminuzione sono giunti addirittura alla totale cancellazione.
Non è la prima volta che i medici o i pazienti denunciano le pessime condizioni delle tenute ospedaliere italiane; le Molinette sono uno degli ospedali più grandi della città, contando 142000 metri quadrati con 19 padiglioni.
In questi giorni, l’ospedale lancia la sua richiesta d’aiuto attraverso una lettera a Cota e Fassino. A mettere in atto la protesta sono i medici e gli studenti del Dipartimento di Scienze Chirurgiche, diretto dal professor Roberto Albera.
Quali sono le esatte condizioni dell’ospedale?
La lettera sentenzia lapidariamente: l’ospedale è “vecchio” (buona parte risale al 1930) e “di vecchia concezione”, gli impianti si sono accumulati nel tempo perdendo qualsiasi funzionalità. Oltre a questo, i padiglioni, soprattutto quelli che ospitano le sale di Chirurgia, sono scarsamente collegati tra loro, causando una “dislocazione illogica dei reparti”.
L’anzianità si riflette negli impianti stessi; in alcuni reparti manca addirittura l’acqua calda, talvolta le temperature delle sale operatorie toccano vette troppo alte per una struttura ospedaliera. Le strutture interne dispongono di sale operatorie troppo piccole e mancanza di spazio per i supporti archivistici o per le stanze dedicate a colloquio con i pazienti; inoltre, l’ospedale non si distingue nemmeno per l’avanguardia tecnologica.
L’unico modo per sperare in un futuro più roseo per le strutture a pezzi delle Molinette, per ora, è aspettare i fondi dalla capitale.

Articolo di Giulia Porzionato