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Le nuove professioni dell’editoria: il booktrailer

Creato il 12 giugno 2015 da Retrò Online Magazine @retr_online

Editoria e startup: una panoramica tra booktrailer e bookblogger

Le startup digitali sono un mercato in forte crescita, come moltissime attività che hanno visto la loro nascita e diffusione ai tempi del web 2.0. Il settore dell’editoria non fa eccezione: quello che una volta era un settore unicamente cartaceo, oggi si è aperto ai bookblogger e ai booktrailer.

I booktrailer

Citando dall’ormai imprescindibile Wikipedia, il booktrailer è definito come “un videoclip, uno spot, un trailer realizzato per pubblicizzare un libro. Attraverso l’utilizzo di suoni, parole e soprattutto immagini sintetizza il contenuto del libro stesso, cercando di ricrearne l’atmosfera. Di fronte al problema della diminuzione dei lettori, il booktrailer, il cui veicolo principale di distribuzione è la rete, si prefigge lo scopo di divulgare i libri, utilizzando un linguaggio simile a quello del trailer cinematografico, per avvicinare un pubblico più vasto.” Incrementare la lettura, quindi, grazie all’immediatezza e alla facile fruibilità di un filmato.
Questa tipologia di trailer, sebbene poco nota in Italia, si è molto diffusa negli USA, in particolare in California, agli inizi degli anni Novanta. I prototipi dell’epoca, molto diversi da quelli odierni, consistevano prevalentemente in videoproiezioni che accompagnavano le presentazioni dal vivo dei libri; oggi si hanno dei veri e propri “mini film”. Il primo booktrailer risale al 1994, realizzato per il romanzo “Amnesia” di Douglas Cooper. Dopo un periodo di silenzio, si torna a parlare della tecnica del booktrailer  nel 2002, grazie al convegno sulle strategie del marketing editoriale a Shreveport, in California. In quell’occasione venne presentato il trailer di “Life of Pi” (tradotto in italiano con “Vita di Pi”) di Yann Martel edito da Canongate. Naturalmente, nell’era di Youtube e del web 2.0, il booktrailer può avvalersi di numerose opportunità tecnologiche che fino ad appena 10 anni fa risultavano impensabili.

Un caso pratico d’impresa: BT Maker

I bookblogger e i booktuber, italiani e stranieri, che condividono sul web impressioni, video di acquisti (anche chiamati haul), recensioni dei libri che hanno letto, sono sempre più numerosi e c’è chi ne ha fatto una professione.

Nel 2014 Monica Rubinetti, Marta Pennetta e Giorgia Bombieri, tre giovani studentesse torinesi, hanno fondato BT Maker: la piattaforma che si propone di mettere in comunicazione videomaker, grafici e personalità dell’editoria attraverso “un prodotto innovativo”: il già citato booktrailer.

Com’è nata l’idea della vostra startup e come si è sviluppata? Quali progetti avete già rilasciato?
L’idea è nata all’università subito dopo la partecipazione ad un progetto della Rai, il PRIX Italia. Grazie a questa iniziativa ci siamo conosciute, abbiamo potuto confrontarci, scambiarci idee e lanciarci in questa nuova avventura. Al momento abbiamo prodotto un booktrailer per EIFIS Editore, il booktrailer si chiama Ritorno a casa ed è di Nicolò Roccatello.

Le startup digitali sono ormai in netta espansione: per quale motivo avete deciso di concentrarvi sulla tematica dell’editoria digitale e in particolare del booktrailer?
In realtà il booktrailer non è legato esclusivamente alla tematica digitale: è infatti pensato per promuovere gli e-book tanto quanto i libri in carta. Abbiamo scelto questo mezzo perché volevamo trovare un meccanismo di facile fruizione per diffondere i libri e magari stimolarne l’acquisto.

Il booktrailer: che cos’è e quali sono le sue particolarità? Come viene realizzato?
Un book trailer è la presentazione in formato video di un libro, fatta allo scopo di presentarlo ed attirare il lettore. Può essere fatto in molti modi che vanno dal video formato trailer cinematografico al montaggio grafico.

Quanto e come sono importanti i social network nell’ambito del booktrailer e del vostro progetto?
Ovviamente sono fondamentali perché il nostro target sono i giovani. In ogni caso nessuna attività oggi può prescindere dal loro utilizzo.

Quali sono le prospettive di questa tipologia di trailer? E’ possibile che diventi uno stimolo verso la lettura per le nuove generazioni?
,Anche se al momento l’industria del libro è in grande difficoltà, siamo ottimiste. Servono nuove idee e nuovi strumenti per stimolare la lettura e noi li stiamo cercando. In Italia il booktrailer è ancora solo un mezzo pubblicitario ma speriamo che nel futuro diventi utile non solo per promuovere ma anche per rendere interattiva la narrazione (per esempio attraverso applicazioni dedicate).

Quali sono i vantaggi di aprire una startup di giovani nell’era digitale?
Certamente i giovani hanno molte risorse ed enti a disposizione, come per esempio gli incubatori. La situazione economica, però, rende tutto molto complesso e i giovani devono trovare nuovi metodi di finanziamento “dal basso”, o basati sulla condivisione fra pari.

Tags:booktrailer,BT Maker,impresa,Retrò Magazine,settimanale,startup

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