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Le persone insopportabili che incontri sul treno

Da Signorponza @signorponza

Come ho già avuto modo di notare in passato, la mia vita è come un treno: in ritardo su tutto e tendenzialmente poco confortevole. Ed è diventata così soprattutto da quando ho iniziato a trascorrere sempre più tempo, su e giù per la penisola, in compagnia di Trenitalia e della sua proverbiale puntualità. Negli ultimi quattro anni circa, ho potuto quindi compiere un approfondito studio scientifico sulle tipologie di persone che è possibile trovare sui treni italiani e che provocano notevole disagio e fastidio.

Quelli che si siedono nel posto sbagliato. Esiste un sistema di prenotazione dei posti ormai sulla maggior parte dei treni. Nonostante questo, ancora tantissime persone, una volta arrivate nella carrozza assegnata, si siedono seguendo il celeberrimo metodo ad minchiam. Poco importa se altre persone (tipo me) hanno scelto con cura il loro posto (solitamente il posto isolato, il più possibile lontano dal resto del genere umano), questi usurpatori di prenotazioni altrui occupano poltrone completamente a caso. E poi se arrivi ti chiedono: “Le dispiace mettersi al mio posto?”. Sì che mi dispiace.

Quelli che trasformano il corridoio in un percorso a ostacoli. L’esistenza di cappelliere e vani per riporre comodamente valigie, borse, zaini e chi più ne ha più ne metta, sembra non piacere alla maggior parte dei viaggiatori dei treni. Molto meglio piazzare tutto in mezzo al ristretto corridoio e rendere la traversata della carrozza il miglior allenamento in vista delle prossime olimpiadi e di tutte le discipline che prevedono il salto degli ostacoli.

Corsa a ostacoli

Quelli che bloccano tutti per mettere nella cappelliera la caponata e le mozzarelle di bufala. Nulla in contrario con chi ha la necessità di tornare a casa dopo aver trascorso un lungo periodo in visita altrove, magari dai parenti nel paese natio. Questo però non dovrebbe essere un motivo valido per bloccare l’intera carrozza. Mi sta bene se decidete di fare scorte come se in Italia non esistessero supermercati o negozi di alimentari ogni 100 metri, ma mi va un po’ meno a genio se per riporre con cura le teglie di parmigiana impedite a tutti di poter prendere posto.

Quelli che parlano al telefono facendoti sapere tutti i cazzi propri. Io sono per carattere una persona molto riservata. Per questo motivo ho davvero difficoltà nell’osservare uomini e donne che, non appena prendono posto, iniziano a telefonare usando un tono di voce così alto che sembra debbano comunicare direttamente con il capotreno. Invece queste persone non si fanno il minimo scrupolo, né che si tratti degli affari della propria famiglia, né che si tratti di affari concernenti la sicurezza nazionale e che coinvolgono Ministri e Sottosegretari.

Treno telefono

Quelli che attaccano bottone con i vicini di posto. [Tratto da una storia vera]. Un giorno, durante un viaggio verso Genova, mi è capitata la fortuna di ascoltare tutta la conversazione che un passeggero seduto qualche fila più indietro rispetto alla mia ha fatto con il vicino di posto. Gli ha raccontato tutto: dal tradimento della moglie, alle sue sedute dallo psicologo, i problemi con la suocera, fino al divorzio arrivando a descriverne i minimi dettagli. Tra me e me ho pensato “povero questo suo conoscente, probabilmente un collega, che ha dovuto sorbirsi questo sfogo”. Arrivati a destinazione sento che il chiacchierone si congeda dal suo vicino di posto “Ciao, buon proseguimento. Ah, comunque piacere. Mi chiamo Massimo”.

Quelli che tengono il tablet con il volume alto. Sui treni viaggiano spesso distinti manager, tutti muniti di tablet di ultima generazione. Probabilmente uno strumento di cui potrebbero fare a meno e che si sono ritrovati tra le mani per un loro capriccio personale o, ancor più probabilmente, perché acquistato dall’azienda. Quindi può capitare che queste persone non sappiano nemmeno dove si trovi il tasto per togliere il volume. Così, sei costretto a passare tutto il viaggio ascoltando i rumori prodotti dai loro iPad, sui cui schermi i manager in carriera sono talmente concentrati da non distogliere mai lo sguardo. Poi capita di andare in bagno e passare di fianco e scoprire che stanno giocando a Candy Crush Saga.

Treno Tablet

Quelli che sanno tutto loro. Tipicamente persone che viaggiano con un gruppo di amici e che ci tengono a vantarsi del loro sapere. Come questa ragazza, in viaggio con le amiche, alla quale ero seduto vicino in un mio recente viaggio. Praticamente era la massima esperta di italiani residenti all’estero, visto che era circa due mesi che viveva negli Stati Uniti. Una di quelle persone che “Perché Amazon doveva farmi la… deliver… come si dice in italiano?”. Una ragazza molto preparata su tutti gli aspetti burocratici: “Se sei italiano residente all’estero devi iscriverti all’IRA – Italiani Residenti All’estero”.

Quindi è inutile lamentarsi dei ritardi dei treni quando comunque ci si può divertire così tanto.

[Nelle puntata precedenti: Le persone insopportabili che incontri al cinema]

[Oggi è l'ultimo giorno per poterci mandare in nomination ai MIA14. Tutte le info in questo post]


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