Viva le piccole librerie, quelle con poco spazio e tantissimi volumi. Ieri cercavo un libro da regalare – purtroppo per i miei amici, regalo spesso e volentieri libri –, e lo cercavo di argomento religioso. Per comodità mi rivolgo alla libreria più grande e vicina: ambiente curato, due piani e parecchi scaffali. Figurarsi, mi sono detto, se non mi capita in mano un testo interessante. E invece, ahimè, delusione totale: una marea di volumi di e su don Gallo, qualcosa di Enzo Bianchi, titoli anticlericali ovunque (i segreti del Vaticano, gli orrori della Chiesa, la vera storia di Gesù: questo il tenore) ma del libro di argomento religioso e cattolico che cercavo neppure l’ombra. Non so se, in me, fosse più l’incredulità o l’amarezza. Dopotutto, la ritenevo una ricerca semplice. Eppure niente da fare.
Così, deluso, stavo per rientrarmene a casa quando mi sono ricordato di una piccola libreria nella quale, stranamente, non avevo mai messo piede pur vivendoci a due passi. Entro quasi certo dell’inutilità di quel tentativo e invece l’ambiente – ristretto ed interamente foderato di carta – mi appare subito caldo, familiare, piacevole a prescindere. Estasiato, ero già pronto a cercare una lettura pure per me quando, neppure il tempo di assaporare il clima, l’occhio cade sulla copertina di un testo di Benedetto XVI. Immediatamente. Proprio quello che faceva al caso mio: come se fosse lì, ad aspettare me. E con lui la commessa, anziana ed elegante al punto da farmi sentire nipote, oltre che cliente. Viva le piccole librerie, quindi. Come nella botte piccola c’è il vino buono, nella libreria piccola, il libro giusto. Provare per credere.