Nel 2005 è stata ipotizzata, per la prima volta, l’esistenza di piramidi europee. Semir Osmanagic, archeologo bosniaco-americano, ha scorto, nella collina Visogica, che domina la città di Visoko, a 30 km da Sarajevo (Bosnia), la forma di una piramide ora coperta dalla vegetazione locale.
Come è possibile vedere dalla foto allegata, e da tutte le stampe d’epoca ritraenti la collina in questione, la forma piramidale è sorprendentemente regolare. L’archeologo Osmanagic ha stimato che la presunta piramide sia alta 650m, con fianchi di 365m di lunghezza ed abbia un’inclinazione di 45°.
Se queste misure fossero confermate, ancora una volta ci troveremmo davanti ad una costruzione più grande di quella di Giza. Un’attenta osservazione del paesaggio ha permesso agli addetti ai lavori di identificare altre due piramidi più piccole. Ai singoli elementi del complesso sono stati attributi i nomi di “Piramide del Sole”, per la principale, e di “Piramide della Luna” e “Piramide del Dragone” per quelle di dimensioni inferiori. La genesi del nome del monumento più grande risiede nella somiglianza di questa con le piramide sudamericane.
Sorprendentemente, i fianchi inclinati della “Piramide del Sole” sembrano essere orientati secondo i quattro punti cardinali ed è possibile delineare un perfetto triangolo equilatero, unendo gli apici delle tre piramidi. Ovviamente, lo studio di questo presunto sito archeologico europeo non è stato affidato solo all’osservazione, ma sono stati condotti sondaggi ed analisi satellitari. In particolare, nel gennaio 2006, rilievi satellitari hanno messo in evidenza la presenza di anomalie relative ai valori termici. Le colline dissipavano calore in modo diverso rispetto alla aree circostanti, facendo ipotizzare la presenza di tunnel e cunicoli. Scavi successivi hanno poi mostrato l’effettiva presenza di una rete sotterranea che mette in comunicazione le diverse costruzioni. Perché di opere umane, e non naturali, si tratta.
Ne è sicuro anche il geologo egiziano Aly Abd Barakat, inviato dal Cairo per verificare l’autenticità della scoperta. Lo studioso afferma che difficilmente blocchi di tali dimensione e tale forma possano essere stati creati da fenomeni naturali e lo stesso afferma che molto probabilmente ci troviamo davanti alla scoperta di una piramide primitiva.
Il collega bosniaco-americano ha formulato, infatti, l’ipotesi che queste piramidi siano state costruite circa 12000 anni fa nell’unica porzione geografica non interessata della glaciazione. La comunità scientifica nella sua totalità, sempre nel 2006, ha però espresso il suo parere negativo sostenendo che le pietre trovate sul fianco della collina non sono altro che materiale funerario, testimonianza di un’antica metropoli medioevale da sempre conosciuta. Ancora una volta ci troviamo di fronte ad una scoperta suggestiva, che se confermata potrebbe cambiare le nostre conoscenze storiche, così come tanti altri siti attualmente studiati.
A questo punto c’è da chiedersi se gli studiosi non stiano vivendo una vera e propria “psicosi” alla Indiana Jones o se in realtà conosciamo veramente poco del nostro mondo e del nostro passato.
Profilo di Ilaria Pietrini
Laureata in Biologia, inseguo il mondo della ricerca senza dimenticare il mio lato artistico e la mia passione per la lettura e la scrittura. Amante del mondo, del mare, della natura, dei viaggi e delle persone...gli amici dicono di me che sono "una ricercatrice nell'anima".
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