Oggi parliamo delle benefiche proprietà della liquirizia per la pressione poiché, come in molti già sanno, la liquirizia fa bene!
Buona e salutare, sono questi infatti i due aggettivi che descrivono al meglio la liquirizia. Introdotta in Europa dai frati domenicani durante il XV secolo, questa eccezionale pianta è utilizzata in Asia da oltre 5.000 anni per curare tosse, intossicazioni alimentari e disturbi al fegato. In Italia, uno dei maggiori produttori di liquirizia al mondo, questa pianta cresce su quasi tutto il territorio, anche se le maggiori aree di coltivazione sono la Lucania, la Sicilia e la Calabria. La liquirizia cresce in modo spontaneo e dalla sua radice si estraggono succhi che possono essere impiegati per i più differenti scopi. Il suo infuso poi, produce effetti benefici contro la tosse e le infiammazioni, inoltre è un ottimo alleato per chi soffre di pressione bassa.
Fin dall’antichità la liquirizia è stata utilizzata in diversi modi grazie alle sue innumerevoli doti. Ad esempio gli Sciti, una popolazione nomade d’origine iranica, la utilizzavano durante le loro lunghe camminate nel deserto per non patire la sete grazie all’azione rinfrescante di questa preziosa radice.
Le proprietà della liquirizia per la pressione sono però le più famose: chi soffre di pressione bassa può trarne infatti giovamento poiché aumenta la pressione del sangue ma, per lo stesso motivo, va consumata con parsimonia.
La liquirizia possiede anche un effetto saziante ed è per questo che viene spesso inserita all’interno delle diete. Grazie alla sua grande versatilità e al fatto che la liquirizia fa bene, in cucina la si può utilizzare anche per la preparazione di dolci e tisane. E, sempre nell’ambito dell’alimentazione, può essere utilizzata anche contro le intossicazioni alimentari, per contrastare i microrganismi presenti nel cibo. Inoltre è dimostrato che l’acido glicirrizico presente nella liquirizia può contrastare la diffusione dell’herpes. Da segnalare, inoltre, che la glicirizina blocca anche la diffusione di altri virus, di qui la sua azione antivirale che contrasta le infezioni, soprattutto polmonari.
La notizia più positiva arriva però dall’America dove alcuni ricercatori del New Jersey hanno testato una molecola proveniente direttamente dalla liquirizia, la BHP, su tessuti prelevati dal tumore alla prostata e al seno. Lo studio che ne è emerso ha dimostrato che le proprietà di questa molecola sono in grado di inibire lo sviluppo delle cellule tumorali trattate. Ed è proprio grazie a questi studi che si sono ampliate le speranze per l’attuazione di nuove e più efficaci terapie. Interessante sottolineare il fatto che la BHP appartiene alla classe dei polifenoli, che esercitano un’efficace azione antitumorale.
Oltre alle benefiche proprietà della liquirizia per la pressione, attualmente questa pianta e i suoi estratti vengono utilizzati per curare l’apparato respiratorio, come antinfiammatori naturali e cicatrizzanti, ma anche come lassativi, protettori dei vasi sanguigni, ipertensivi, dolcificanti nonché come sostanza dissetanti.
L’abuso di liquirizia può avere invece effetti nocivi tra cui mal di testa, gonfiori a viso e caviglie e ritenzione idrica, causa della cellulite. Proprio a causa della ritenzione idrica, la liquirizia è fortemente sconsigliata alle donne in gravidanza e che stano allattando ed ovviamente ai soggetti ipertesi.
Lo sapevate che la liquirizia fa così bene?