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Le ricette del Diario Il Bunet piemontese

Da Lafenice


Buongiorno lettori del blog! Visto che siamo sotto le feste, e che ogni scusa è buona per fare il pieno di dolci, ho pensato di suggerirvi un buonissimo dessert al cucchiaio, si tratta del Bunet, un budino piemontese a base di amaretti e cacao.
Le ricette del Diario - Il Bunet piemontese

Ingredienti:

4 uova

100 g di zucchero per il composto

250 g di zucchero per il caramello

cacao amaro in polvere (confezione da 75 g)

750 ml di latte

100 g di amaretti secchi

80 ml di liquore di amaretto

 

Cottura:

Occorrente per la cottura:

uno stampo per plumcake
unateglia abbastanza grande da contenere lo stampo
Metodo di cottura: a bagnomaria in forno ventilato a 180 °C
Tempo di cottura: 1 ora Preparazione:


Le ricette del Diario - Il Bunet piemontese

Separate i tuorli d’uovo dagli albumi (che metterete da parte per dopo), aggiungete i 100 g di zucchero (se non avete voglia di pesarlo mettete due cucchiai rasi per ogni tuorlo, quindi 8 cucchiai), armatevi di frusta a mano (paletta o quello che volete) e mescolate. Aggiungete il cacao in polvere versandolo un po’ per volta e continuate a mescolare finché il composto non ne assorbirà più (non vanno tutti 75 g della confezione, ne avanza sempre un po’).

Le ricette del Diario - Il Bunet piemontese

Fate scaldare il latte fino ai primi segni di ebollizione, aggiungetelo al composto cioccolatoso e mescolate finché non si è sciolto tutto. Aggiungete la vanillina e il liquore di amaretto.

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Sbriciolate gli amaretti senza sfarinarli, ma lasciando dei pezzettini grezzi e versateli nel preparato. Montate gli albumi a neve non ferma e incorporateli al preparato (a volte le uova hanno tanto bianco, quindi se la quantità vi sembra eccessiva usate solo 3 albumi). Non preoccupatevi se gli albumi a neve rimangono a galla, è normale perché costituiranno la base insieme agli amaretti.

Le ricette del Diario - Il Bunet piemontese

A questo punto manca solo il caramello. Versate un po’ di zucchero in un pentolino e fatelo sciogliere a fiamma moderata girando costantemente. Man mano che si scioglie aggiungetene dell’altro fino a quando non avrete ottenuto un bel liquido ambrato in quantità sufficiente da coprire il fondo dello stampo (i 250 g sono calcolati ad occhio perché non ho mai pesato lo zucchero che occorre).

Le ricette del Diario - Il Bunet piemontese

Versate il caramello nello stampo, distribuitelo sul fondo e aggiungete il preparato. Per la cottura a bagnomaria mettete lo stampo da plumcake  in una teglia (o pirofila da forno) e versate nella teglia una quantità d’acqua sufficiente ad arrivare fino a metà dell’altezza dello stampo.

Le ricette del Diario - Il Bunet piemontese

Coprite lo stampo con un foglio di carta d’alluminio e mettete tutto nel forno preriscaldato a 180 °C. A metà cottura togliete la carta argentata e lasciate cuocere l’ultima mezz’ora senza.
A cottura ultimata fate la prova dello stuzzicadenti: se lo ritraete asciutto allora il bunet è cotto, se invece è bagnato fate cuocere per qualche altro minuto e ripetete la prova. Lasciate raffreddare a temperatura ambiente e mettete lo stampo in frigorifero per 2 o 3 ore. Passate la lama di un coltello lungo le pareti dello stampo per separare il dolce, capovolgete lo stampo su un piatto sufficientemente grande e lasciar riposare per alcuni minuti prima di servire in modo che lo sciroppo caramellato venga assorbito anche dalla base. Conservate in frigorifero.


Le ricette del Diario - Il Bunet piemontese


PS: lo stampo che uso io è di  30X11 cm e 6,5 cm di profondità, nel caso il vostro stampo sia un po’ più piccolo potete usare meno latte nella preparazione (500 ml invece di 750 ml). Magari fate una prova di capienza con l’acqua di rubinetto. Vanno bene anche gli stampi usa e getta di alluminio  
PS2: prima che mi malediciate per il caramello rimasto attaccato sul fondo dello stampo, vi consiglio di lasciarlo immerso in acqua calda per un paio d’ore  
Buon appetito!


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