Lasagne ar biondo Tevere
Ho tritato grossolonamente il prosciutto e la carne di vitella; ho spezzettatoi la mozzarella.
Ho versato e poi fatto sfumare il vino bianco, quindi ho condito con dado e con un bel pizzico di noce moscata.
Ho lasciato cuocere a fuoco moderato per 15-20 minuti circa.
Nel frattempo ho portato ad ebollizione abbondante acqua salata mista a latte ed ho buttato la pasta.
la mozzarella spezzettata ed il parmigiano grattugiato. Ho mescolato delicatamente facendo attenzione a non fare raggrumare i formaggi per non formare..."er solito malloppo" come dice il poeta!.
Risutato: squisito, una vera goduria. "Sto piatto è proprio 'na consolazione; 'gni gracioletto rissomja a 'na fravola che appena messo in bocca ve se sfravola come si fusse panna ar zabbaione". LASAGNE AR BIONDO TEVERE
'Sto piatto è proprio 'na consolazione;
'gni gracioletto rissomja a 'na fravola
che appena messo in bocca ve se sfravola
come si fusse panna ar zabbaione.
E nun dico 'n'esagerazione,
ma 'gni quarvorta me lo vedo a tavola
divento come l'orco de la favola,
che se divora tutto in un boccone.
Cocete assieme, dentro a un tigamino,
un trito de presciutto e de vitella,
noce moscata, buro, dado e vino.
Lessate in acqua e latte le lasagne,
condite co' reggiano e mozzarella ¹
e da la gioia ve verà da piagne.
- ¹A pezzetti, e acciocché si sciolga occorre che la terrina nella quale si condisce la pasta sia caldissima, cosa che si ottiene o tenendo la terrina sulla pentola durante la cottura o riempiendola d'acqua bollente all'ultimo momento. Comunque, il metodo più sicuro è quello di cuocere la salsa in un recipiente grandino, per poterci poi insaporire la pasta, ben scolata, facendo attenzione che le mollichine di mozzarella non si raggrumino, formando... er solito malloppo.
Aldo Fabrizi - La pastasciutta 1974
Leggi anche
- Spaghettini alla scapola: la Gricia
- La Matriciana mia
- Spaghetti alle telline
- Paccheri all'amatriciana
Aldo Fabrizi (Roma, 1905 -1990) è stato un attore, sceneggiatore, regista e poeta italiano. Di umile famiglia(la madre gestiva un banco di frutta e verdura a Campo de' Fiori) a undici anni rimase orfano del padre Giuseppe, morto in un grave incidente. Costretto ad abbandonare gli studi per contribuire al sostentamento della numerosa famiglia, che comprendeva anche cinque sorelle - tra le quali Elena Fabrizi (1915-1993), in seguito soprannominata sora Lella - si adattò a fare i lavori più disparati. Appassionato di gastronomia amava in modo particolare cucinare la pasta e, sulla pasta, scrisse poesie/ricette in dialetto romanesco: alcune si possono trovare nel libro "La Pastasciutta" datato 1974.
***
Lasagne ar biondo Tevere
Ho tritato grossolonamente il prosciutto e la carne di vitella; ho spezzettatoi la mozzarella.
Ho versato e poi fatto sfumare il vino bianco, quindi ho condito con dado e con un bel pizzico di noce moscata.
Ho lasciato cuocere a fuoco moderato per 15-20 minuti circa.
Nel frattempo ho portato ad ebollizione abbondante acqua salata mista a latte ed ho buttato la pasta.
la mozzarella spezzettata ed il parmigiano grattugiato. Ho mescolato delicatamente facendo attenzione a non fare raggrumare i formaggi per non formare..."er solito malloppo" come dice il poeta!.
Risutato: squisito, una vera goduria. "Sto piatto è proprio 'na consolazione; 'gni gracioletto rissomja a 'na fravola che appena messo in bocca ve se sfravola come si fusse panna ar zabbaione". LASAGNE AR BIONDO TEVERE
'Sto piatto è proprio 'na consolazione;
'gni gracioletto rissomja a 'na fravola
che appena messo in bocca ve se sfravola
come si fusse panna ar zabbaione.
E nun dico 'n'esagerazione,
ma 'gni quarvorta me lo vedo a tavola
divento come l'orco de la favola,
che se divora tutto in un boccone.
Cocete assieme, dentro a un tigamino,
un trito de presciutto e de vitella,
noce moscata, buro, dado e vino.
Lessate in acqua e latte le lasagne,
condite co' reggiano e mozzarella ¹
e da la gioia ve verà da piagne.
- ¹A pezzetti, e acciocché si sciolga occorre che la terrina nella quale si condisce la pasta sia caldissima, cosa che si ottiene o tenendo la terrina sulla pentola durante la cottura o riempiendola d'acqua bollente all'ultimo momento. Comunque, il metodo più sicuro è quello di cuocere la salsa in un recipiente grandino, per poterci poi insaporire la pasta, ben scolata, facendo attenzione che le mollichine di mozzarella non si raggrumino, formando... er solito malloppo.
Aldo Fabrizi - La pastasciutta 1974
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- La Matriciana mia
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- Paccheri all'amatriciana
Aldo Fabrizi (Roma, 1905 -1990) è stato un attore, sceneggiatore, regista e poeta italiano. Di umile famiglia(la madre gestiva un banco di frutta e verdura a Campo de' Fiori) a undici anni rimase orfano del padre Giuseppe, morto in un grave incidente. Costretto ad abbandonare gli studi per contribuire al sostentamento della numerosa famiglia, che comprendeva anche cinque sorelle - tra le quali Elena Fabrizi (1915-1993), in seguito soprannominata sora Lella - si adattò a fare i lavori più disparati. Appassionato di gastronomia amava in modo particolare cucinare la pasta e, sulla pasta, scrisse poesie/ricette in dialetto romanesco: alcune si possono trovare nel libro "La Pastasciutta" datato 1974.
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